“A settembre cercheranno di dare la sfiducia a Berlusconi e cercheranno di puntare su un governo tecnico”. Lo ha detto ieri sera Umberto Bossi a Colico, nel lecchese. Ma il Carroccio preferisce “andare ad elezioni piuttosto che a un governo tecnico. La Lega ha 20 milioni di uomini pronti a battersi. Se non c’é democrazia nel paese, la riportiamo noi”. “Il federalismo ce lo dà Berlusconi o non ce lo dà nessuno – ha detto il senatur -. Tutti gli altri sono contro”. Per Bossi, Berlusconi è convinto che la maggioranza abbia ancora i numeri in parlamento, ma la Lega è ormai l’unico alleato del Pdl.
Il giorno dopo lo strappo con Fini, Berlusconi rivendica di avere fatto 4 provvedimenti in 7 giorni, rafforzando “il profilo riformatore del Governo contro tante chiacchiere”: nuovo codice della strada, riforma del cinema e della università, manovra finanziaria. Ma intanto i leader di Udc Casini e Api Rutelli negano che parlamentari dei loro gruppi possano passare con la maggioranza, mentre il capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto dice che se i finiani cercheranno di “cuocere il governo a fuoco lento”, si andrà ad elezioni. Intanto la Cei dice che l’Italia è senza classe dirigente.
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