Cassano e Balotelli in un colpo solo, i nomi che l’opinione pubblica e buona parte della critica volevano da mesi. E poi Amauri, l’oriundo ‘inventato’ da Donadoni e scartato da Lippi per scarso rendimento. Come ‘prima’ non c’é male, assomiglia a una rivoluzione culturale. E’ la nuova Nazionale di calcio, ma parla un po’ della nuova Italia. Più che una ventata d’aria nuova, è una specie di turbine quello alzato dalle convocazioni di Cesare Prandelli. Uno strappo forte con il passato di Marcello Lippi, anche dal punto di vista simbolico, con la chiamata dei due talenti per antonomasia. Diventati loro malgrado quasi una prova della resistenza al cambiamento di un intero Paese, oltre il pallone. L’amichevole con la Costa d’Avorio, martedì a Londra, che segnerà l’esordio del nuovo ct, costringerà gli italiani in vacanza a cercarsi una tv per vedere Fantantonio e Super Mario. In tutto i nuovi sono otto: oltre a Balotelli e ad Amauri, il portiere Viviano (Bologna), Antonini (Milan), Astori (Cagliari), Lucchini (Sampdoria), Molinaro (Stoccarda) e Lazzari (Cagliari). Nove invece i giocatori che hanno preso parte alla spedizione in Sudafrica: il portiere Marchetti (Cagliari), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), De Rossi (Roma, unico campione del mondo 2006), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pepe (Juventus) e Quagliarella (Napoli). Infine sei elementi già convocati in passato: il portiere Sirigu (Palermo), Cassani (Palermo), Motta (Juventus), Borriello (Milan), Rossi (Villarreal) e appunto Cassano (Sampdoria). Il barese avrà la prima occasione della sua nuova vita, culminata nel matrimonio e suggellata dal ritorno in azzurro. La novità più emblematica resta Balotelli, che compirà 20 anni due giorni dopo il match di Londra. Bisognerà vedere se l’Inter pentacampione avrà finalmente un giocatore in Nazionale, magari per una sola partita, o lo venderà prima. Ma non mancano le sorprese anche tra i meno noti: Prandelli aveva avvertito che sarebbe stata una rosa sperimentale. Ecco quindi, tra i difensori, Lucchini della Sampdoria e Molinaro, ex Juventus che dallo scorso campionato gioca in Germania, nello Stoccarda. Da notare anche la chiamata di Astori. Meno sorprendente, tra gli esordienti, la presenza del portiere Viviano, secondo alcuni il più dotato per sostituire Buffon e in seguito forse succedergli; e quelle di Antonini e Lazzari, i cui nomi negli ultimi tempi giravano. Ad Amauri invece sembrano essere bastati i due gol allo Shamrock Rovers nel preliminare di Europa League: con lui Prandelli ha subito aperto ai ‘nuovi italiani’, come preferisce chiamarli. Non scontata, sempre tra le punte, la convocazione di Giuseppe Rossi. E se De Rossi è l’unico reduce della notte mondiale di Berlino, Pirlo sarà sicuramente presto nel gruppo. Il giovane Ranocchia è stato invece lasciato all’Under 21, le cui convocazioni sono giunte assieme a quelle della Nazionale maggiore. Quasi certo che Casiraghi esigerà Balotelli già a settembre per le qualificazioni agli Europei. Un punto di contatto con la gestione Lippi però resta: gli juventini. Prandelli ne ha chiamati sei, compreso l’ex romanista Motta, già in evidenza dopo poche settimane in bianconero. Seguono il Cagliari e la Sampdoria con tre convocati, Milan e Palermo con due, uno a testa per le altre. L’Italia riparte nazional-popolare. Bisognerà trovare e provare molti altri giocatori, ma per dimenticare il disastro africano e rilanciare l’immagine del calcio italiano, Prandelli ha deciso per ora di far coincidere le scelte tecniche con i sogni dei tifosi.
Cassano e Balotelli nella nuova Italia di Prandelli
Cassano e Balotelli in un colpo solo, i nomi che l’opinione pubblica e buona parte della critica volevano da mesi. E poi Amauri, l’oriundo ‘inventato’ da Donadoni e scartato da Lippi per scarso rendimento. Come ‘prima’ non c’é male, assomiglia a una rivoluzione culturale. E’ la nuova Nazionale di calcio, ma parla un po’ della […]
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