Trentadue volontari (su 400 controllati) delle associazioni benemerite della Provincia di Pescara, (impegnate anche nel dopo terremoto dell’Aquila) convenzionate con la Protezione Civile Abruzzo, risultano avere precedenti di polizia giudiziaria, condanne passate in giudicato e condanne di primo e secondo grado. Risulta da un’indagine condotta nell’ultimo anno dal Corpo Forestale dello Stato della provincia di Pescara. Gli accertamenti furono avviati dieci mesi fa quando dal Cfs sui volontari che dovevano partecipare ad un corso antincendio proprio presso il Comando provinciale della Forestale, a Pescara. Secondo quanto dichiarato oggi in conferenza stampa dal Comandante, il Vice Questore Guido Conti, i precedenti sono per associazione mafiosa, violenza sessuale, violenza su minore, violenza in famiglia, furto, rapina, detenzione abusiva di armi, assegni a vuoto, corruzione di minore, detenzione di droga e per un operatore dell’antincendio boschivo, l’accusa di incendio doloso. Conti ha aggiunto che tali volontari non godono, quindi, dei requisiti di buona condotta e chiara e specchiata moralità, previsti dalla Legge dello Stato 225/92, a cui si richiama la Legge della Regione Abruzzo 58/1989. Il tutto è emerso dal controllo dei moduli di adesione alle associazioni di volontariato. Moduli sui cui le persone in oggetto, hanno scritto alla voce certificato penale “nullo”, pur avendo invece precedenti. Nel dettaglio, secondo i dati diffusi oggi dalla Forestale, per 15 di loro figurano sentenze passate in giudicato di primo e secondo grado, per 7 dei procedimenti penali pendenti e per altri 10 comunque precedenti di Polizia Giudiziaria. I 32 volontari sono stati stati segnalati all’ Autorità Giudiziaria per false attestazioni in atti pubblici, secondo l’articolo 496 del codice penale. Su altri 10 volontari, di cui non sono stati ritrovati i moduli di adesione, proseguono gli accertamenti.
Subito dopo l’acquisizione di queste informazioni, e la conclusione dell’indagine, come ha spiegato questa mattina il Vice Questore Guido Conti, il Corpo Forestale dello Stato informò, con una lettera datata 21 luglio 2010, l’allora assessore regionale alla Protezione Civile Daniela Stati. In risposta alla missiva del Cfs l’assessore, con una lettera-circolare del 28 luglio scorso, informò e scrisse ai dirigenti regionali del settore per invitarli alla massima vigilanza ed al controllo dei moduli di adesione alle varie associazioni. Le segnalazioni per eventuali ipotesi di reato (art. 496 c.p.) saranno valutate dalla magistratura. Inviata anche una segnalazione alla Prefettura di Pescara per gli accertamenti riguardanti l’uso, da parte dei componenti delle associazioni, di palette di servizio e lampeggianti blu, normalmente in uso da parte delle forze dell’ordine. Conti ha infine dichiarato che i controlli potranno essere estesi anche nelle altre tre province abruzzesi.
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