Minaccia le elezioni anticipate se in Parlamento non avrà una “congrua maggioranza” con il documento in cinque punti varato dal vertice del Pdl. Il presidente del Consiglio sostiene che “non c’é nessuna teoria giuridico-politica che possa giustificare” che chi è stato sconfitto vada al governo.
Parole che non faranno certo piacere al Quirinale. Attacco anche alle “minoranze militanti” della magistratura che cercano di
“abbattere il governo legittimamente eletto”.
“Tanto rumore per nulla”. Viene sintetizzato così dai finiani l’esito del vertice Pdl. ‘E’ uscito un documento lapalissiano, senza sorprese. La montagna ha partorito il topolino”, ha detto Carmelo Briguglio mentre il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, che scandisce “ha vinto Fini”, sottolinea che non ci saranno difficoltà a votare la fiducia “perché il documento chiede cose che sono in gran parte già nel programma del Pdl.
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