Una sagra sulla zanzara

Fra le molte (troppe, forse) sagre e feste estive, la più stana è senza dubbio “La Festa della Zanzara”,  che si tiene a cavallo di ferragosto a Berra, piccolo comune di 5.000 abitanti  che sorge sulle sponde del Po,  a confine con il Veneto, in provincia di Ferrara ed è ancora più curiosa di altre […]

Fra le molte (troppe, forse) sagre e feste estive, la più stana è senza dubbio “La Festa della Zanzara”,  che si tiene a cavallo di ferragosto a Berra, piccolo comune di 5.000 abitanti  che sorge sulle sponde del Po,  a confine con il Veneto, in provincia di Ferrara ed è ancora più curiosa di altre strane manifestazioni, come:  la sagra dello struzzo di Prato Sesia (NO), quella sulla pera volpina, di Brisighella (RA),  il goloso  “Scacco al re di Cioccolato” che ospita, a Strà (VE), un torneo di scacchi dove le pedine, realizzate dal maestro cioccolatiere veneziano Dino Pettenò, sono in puro cioccolato o il “Panettone party”, realizzato in piena estate,  a Borbona (RI). L’edizione 2010 della strana festa ferrarese, è la nona, sviluppatasi fra il 14 ed il 17 agosto e  realizzata all’insegna del puro divertimento, della cultura e, soprattutto, della buona cucina tradizionale. Ma  cosa c’entra la zanzara in un tutto questo? C’entra eccome, poiché fra pranzi, cene, stend, gare podistiche e di calcetto, sono state allestite ben tre mostre sui fastidiosi ditteri ed il loro habitat e sulle modalità di lotta più efficaci. In effetti il rischio medico-sanitario associato alle zanzare e, più semplicemente, la molestia che questi insetti producono, sono alla base di numerosi ed annosi interventi finalizzati, se non a eradicarle, quanto meno a limitarne la proliferazione o gli attacchi all’uomo, interventi di cui gli abitanti dell’area ferrarese sono maestri da sempre o almeno da quando Berra, assieme a gran parte del territorio che divenne poi il Comune di Ferrara, fu consegnato nel 1194 da Enrico VI agli Estensi, per avergli garantito (assieme ai Comuni del nord) la neutralità durante la sua discesa verso il meridione d’Italia.  Quest’anno, per tener fede alla tradizione “zanzaricida”, l’amministrazione comunale ha avviato, da aprile, una convenzione per il monitoraggio degli insetti  e la loro diffusione sul territorio, per mezzo di sei ovitrappole, per capire quando e con che cadenza iniziare gli interventi antilarvali nelle 2.250 caditoie comunali. Inoltre, per completare l’azione della lotta antilarvale , si è intervenuti con trattamenti adulticidi nelle aree più sensibili , come zone verdi, parchi , vie con maggior presenza di verde , grazie ad  una convenzione triennale con V.A.B. (Vigilanza Antincendi Boschivi) sezione di Ferrara, che ha operato, da giugno,  con i volontari dello stesso comune di  Berra, che i ferraresi però pronunciano Bèra ed è famoso, oltre che per le zanzare, anche  per la produzione di un riso eccellente.  Per quanto ci riguarda, abbiamo preso parte al’edizione di due anni fa, a zonzo e spensierati per L’Italia, ignari di ciò che Zeus (o meglio Vulcano, distraendosi dai Titani), ci stava preparando. Ci divertimmo moltissimo con ‘Stai lontana da me’, ossia tecniche antiche e moderne per tenere lontane le zanzare; concorsi di fumetto con ‘Striscia la zanzara’; momenti ludici con giochi come ‘Zanzalotto’, ‘Famm vedar la tavra’ (tradotto, ‘fammi vedere il pomfo’, l’infiammazione che causa la puntura);  ‘Piu’ gratti e più vincì, ‘Zanzaquiz’ e, per finire, la ‘Sexitavra’, il pomfo più sexi della sera. Ci dimenticammo di essere dermatologi e allievi di un grande entomologo (il prof. Vinicio Giuliani) e di divertimmo da matti al ronzio delle zanzare.

Carlo Di Stanislao

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