Nel solo Comune dell’Aquila ammontano a circa 400 le dichiarazioni di fine lavori per gli immobili classificati B e C, i cui proprietari sono ancora inseriti nelle liste del contributo di autonoma sistemazione. Ne ha dato notizia il vice commissario alla ricostruzione, Massimo Cialente, informando che la Municipalità capoluogo ha avviato l’incrocio dei dati tra beneficiari del contributo di autonoma sistemazione e nomi di coloro che hanno presentato la documentazione di fine lavori, che equivale al ripristino dell’agibilità dell’immobile. Ciò, allo scopo di escludere tutti quelli che, proprio in virtù del ripristino dell’agibilità della propria abitazione, non hanno più diritto all’assistenza. Invitando tutti i Comuni del cratere a effettuare riscontri del genere “per equità e rispetto del denaro pubblico, in modo tale da assistere chi ha ancora effettivamente bisogno”, Cialente ha ricordato come è possibile fare una comunicazione (per L’Aquila, i modelli sono sul sito http://www.comune.laquila.it/’) per rinunciare all’autonoma sistemazione, in modo tale da rendere più agevole il lavoro degli uffici comunali. Ciò, sia per le agibilità definitive sia per quelle in corso d’opera che, ai fini dell’assistenza, sono equiparate alle prime. Una volta depositate dai tecnici incaricati le dichiarazioni di fine lavori o la perizia asseverata per l’agibilità in corso d’opera, il contributo di autonoma sistemazione cessa dopo 45 giorni, l’ospitalità alberghiera dopo 15.
A L’Aquila lavori finiti in 400 case ‘B’ e ‘C’
Nel solo Comune dell’Aquila ammontano a circa 400 le dichiarazioni di fine lavori per gli immobili classificati B e C, i cui proprietari sono ancora inseriti nelle liste del contributo di autonoma sistemazione. Ne ha dato notizia il vice commissario alla ricostruzione, Massimo Cialente, informando che la Municipalità capoluogo ha avviato l’incrocio dei dati tra […]
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