In Abruzzo il problema della depurazione dei bacini idrografici resta, ma non dovrebbe sfuggire che il 10 per cento della programmazione dei FAS è finalizzata proprio al miglioramento del sistema depurativo. Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, a margine del sopralluogo compiuto ieri presso il fiume Vibrata. “E’ bene chiarire anche – ha proseguito – che, in base alle priorità definite dal Piano d’ambito, sono i Soggetti gestori che devono definire le progettazioni delle opere da realizzare. Solo con la presentazione al CIPE di questi progetti si ha la possibilità di accedere ai fondi messi a disposizione, di volta in volta, dalla legge Finanziaria statale”. Chiodi ha spiegato meglio il meccanismo di finanziamento dell’Intesa istituzionale quadro che, nei giorni scorsi, è stato oggetto di interrogazioni da parte dell’opposizione. “In sostanza ha detto i fondi non sono a sportello, ma il CIPE valuta le richieste che debbono avere i criteri dell’ammissibilità {essere inseriti nell’Intesa} e della cantierabilità (definiti progettualmente). Su questa obbligatoria linea di condotta si è già mossa la Giunta regionale inviando al CIPE i progetti proposti. Occorre recuperare, infatti, efficacia d’azione in questo campo e la Regione sta attuando un grande sforzo nel settore per recuperare anni di immobilismo e inefficienze determinate da altri”.
Chiodi: i FAS al miglioramento del sistema depurativo
In Abruzzo il problema della depurazione dei bacini idrografici resta, ma non dovrebbe sfuggire che il 10 per cento della programmazione dei FAS è finalizzata proprio al miglioramento del sistema depurativo. Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, a margine del sopralluogo compiuto ieri presso il fiume Vibrata. “E’ bene chiarire anche – […]
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