Un’altra notte di paura per gli abitanti dei Comuni dell’Alta Valle dell’Aterno terrorizzati dalle continue scosse di terremoto: la più forte, di magnitudo 3.3, alle 4.24, con epicentro in località Busci, nei pressi di Montereale (L’Aquila) ha spinto molte persone – tra quelle che non dormono già in roulotte, macchina o in una casetta di legno – ad uscire di casa. A decine si sono rivolte ai quattro presidi nei comuni di Cagnano Amiterno, Capitignano, Montereale e Campotosto oppure hanno contattato i nuovi numeri verdi della sala operativa della Protezione civile regionale. In totale, le scosse percepite nella notte sono state quattro: tutte nel distretto sismico dei Monti Reatini, con epicentro fra Borbona (Rieti) e Montereale. L’Ingv ha registrato una prima scossa alle 0.50 di magnitudo 2.1 e poi, dopo quella più forte delle 4.24 – avvertita anche nella periferia ovest dell’Aquila – altri due eventi strumentali alle 6.53 e alle 7.04, rispettivamente di magnitudo 2.2 e 2.1. Oggi, alle 13.33, una nuova scossa di magnitudo 2. Da due giorni sono al lavoro le associazioni di volontariato della Protezione Civile regionale. Si sta valutando l’opportunità di dotare ciascun presidio di tende in grado di ospitare persone, ma lo scopo principale dei presidi è quello di costituire un punto di riferimento per la popolazione. Anche oggi il Prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, ha incontrato gli amministratori dei Comuni interessati dallo sciame. Proprio in queste aree l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale ha avviato una ricognizione dei propri alloggi. Intanto, il centro dell’Aquila resterà chiuso fino a martedì 7 settembre. Il tavolo cittadino di Protezione civile ha integrato le aree di attesa in caso di evento sismico, mentre gli abitanti della frazione aquilana di Arischia, la più vicina all’area interessata dallo sciame, hanno chiesto assistenza. Sempre aperto il dibattito sui social network anche con punte di amara ironia: ieri sera il tecnico Giampaolo Giuliani sulla sua pagina di Facebook aveva segnalato che non ci sarebbero stati “eventi preoccupanti o superiori al 3 di magnitudo”, mentre poche ore dopo è arrivata la scossa di 3.4. “Sono i fatti stessi – ha spiegato il geologo dell’università dell’Aquila, Gianluca Ferrini – a rivelare quanto le previsioni di Giuliani non siano fondate su base scientifica”.
Ferrini: le previsioni di Giuliani non sono fondate su base scientifica
Un’altra notte di paura per gli abitanti dei Comuni dell’Alta Valle dell’Aterno terrorizzati dalle continue scosse di terremoto: la più forte, di magnitudo 3.3, alle 4.24, con epicentro in località Busci, nei pressi di Montereale (L’Aquila) ha spinto molte persone – tra quelle che non dormono già in roulotte, macchina o in una casetta di […]
Il geologo dell’università dell’Aquila, Ferrini ha perfettamente ragione!!! Non è la prima volta che il ”profeta” Giuliani dice una cosa e se ne verifica un’altra.