Mentre nei comuni dell’Alta Valle dell’Aterno la reazione allo sciame sismico in atto da settimane ha portato i cittadini a cercare ogni sera luoghi più sicuri delle loro case (non pochi hanno dormito in macchina), all’Aquila e nelle località limitrofe il ritorno della paura di nuovi terremoti ha fatto sì che in molti sono andati via dalla città, raggiungendo le abitazioni o case di amici, soprattutto sulla costa. “Supermercati e negozi sono meno frequentati – spiega un gruppo di donne fuori da un centro commerciale – è il segnale che la gente è andata via perché ha paura”. Chi, invece, è rimasto in zona, è tornato alle vecchie abitudini, in particolare di notte: le valige pronte in casa per portare via cose essenziali in caso di una nuova forte scossa e vestiti e scarpe accanto al letto, pronti a vestirsi prima di lasciare la casa. Un’abitudine che era stata appena abbandonata dopo i lunghi mesi passati a cercare di neutralizzare le conseguenze psicologiche provocate dalla scossa del 6 aprile 2009. Nei pochi luoghi di ritrovo, nelle case e nei negozi non si parla d’altro: il ritorno dell’incubo del terremoto. “Avevamo superato la fase più critica, ora siamo ripiombati nel baratro – spiega un gruppo di ragazzi -. Di notte dormiamo con vestiti e scarpe vicine al letto e con tv e luci accesi. Come faremo a riacquistare un po’ di tranquillità? Quando finirà e, soprattutto, chi ci dice cosa succederà”. A far decidere le persone a lasciare la zona del cratere, hanno pesato anche gli annunci di istituzioni locali e tecnici su possibili nuove scosse.
Paura scosse, aquilani sulla costa. Chi resta in citta’ dorme con valige pronte e luce accesa
Mentre nei comuni dell’Alta Valle dell’Aterno la reazione allo sciame sismico in atto da settimane ha portato i cittadini a cercare ogni sera luoghi più sicuri delle loro case (non pochi hanno dormito in macchina), all’Aquila e nelle località limitrofe il ritorno della paura di nuovi terremoti ha fatto sì che in molti sono andati […]
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