No ai tifosi virtuali, sì ai bambini sugli spalti: lo dice Cesare Prandelli, nel giorno del suo ritorno a Firenze da ct, dopo il caso dello stadio Nereo Rocco di Trieste, dove il vuoto delle gradinate è stato colmato da cartelloni con immagini di spettatori. “Quella della Triestina è stata solo una provocazione. Io per ovviare alla carenza di spettatori allo stadio ho una proposta: tanti bambini amano il calcio, sarebbe l’occasione giusta per invitarli ad entrare gratis allo stadio”, ha detto il ct nella consueta intervista a RaiSport, nell’ambito del contratto di esclusiva tra Federcalcio e tv pubblica. Prandelli ha poi ribadito che il suo ritorno a Firenze sarà emozionante, “ma in tribuna ci saranno i miei due figli e guarderò loro. Da Firenze non me ne sarei andato, se non fosse arrivata la Nazionale”. Solo nel pomeriggio il ct scioglierà gli ultimi dubbi su Giuseppe Rossi, dolorante alla caviglia sinistra, ma anche su Montolivo, afflitto da analogo problema. “Voglio costruire un centrocampo su tre creatori di gioco – ha spiegato il ct azzurro – Non è vero che non abbiamo l’incontrista, secondo i miei dati statistici la scorsa stagione Montolivo ha recuperato un’infinità di palloni”. Sicuro che contro le Far Oer sarà vinto il tabù del gol del centravanti, Prandelli ha anche parlato dell’imminente paternità di Cassano: “Sono contento per lui. Oramai sa reggere ogni tipo di pressione, ed è questo il suo vero salto di qualità”.
Prandelli, tifosi virtuali? Meglio bambini sugli spalti
No ai tifosi virtuali, sì ai bambini sugli spalti: lo dice Cesare Prandelli, nel giorno del suo ritorno a Firenze da ct, dopo il caso dello stadio Nereo Rocco di Trieste, dove il vuoto delle gradinate è stato colmato da cartelloni con immagini di spettatori. “Quella della Triestina è stata solo una provocazione. Io per […]
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