A Venezia, fuori concorso, ieri è stato presante Giuseppe (Peppuccio) Tornatore, con il documentario “L’ultimo Gattopardo – Ritratto di Goffredo Lombardo”, prodotto dalla Titanus e incentrato su uno tra i produttori più noti del cinema di casa nostra. Figlio di Gustavo, fondatore della casa di produzione Titanus, Goffredo Lombardo vinse numerosi David di Donatello nelle sua carriera, mentre nel 1995 gli fu assegnato il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.L’ultimo Gattopardo, diretto da Giuseppe Tornatore ne racconta la vita e l’attività grazie a una serie di sequenze di film della Library Titanus: il ricordo del grande produttore passa attraverso testimonianze d’epoca e dei nostri giorni di attori, registi, sceneggiatori sia italiani che mondiali, che hanno lavorato con lui. Attraverso il suo ritratto infine si ripercorre anche la storia di una delle più importanti case cinematografiche italiane. Ad un anno di distanza da Baarìa, che inaugurò la 66esima edizione del Festival di Venezia, senza però ottenere l’ambito Leone d’oro, nonostante il grande successo della pellicola nelle sale cinematografiche, ora Tornatore ritorna al Lido, con una ricca testimonianza desunta dal mondo del cinema e soprattutto con immagini scandite con fluidità, in modo da rendere il racconto più scorrevole e fruibile allo spettatore. In concorso, invece, Road To Nowhere di Monte Hellman, grande maestro del cinema indipendente americano, vero cult di Tarantino, che però ha garantito una assoluta neutralità. Fu Hellman, tra l’altro, che contribuì in maniera determinante a lanciare la sua carriera: nel 1992, infatti, fu produttore esecutivo de ‘Le iene. Rimasto lontano dalla cabina di regia per circa vent’anni, Hellman è tornato a dirigere ponendo la sua inconfondibile firma su un prodotto che assume le sembianze di un thriller, senza però tralasciare quella vena romantica tanto cara al regista. Road To Nowhere narra infatti le vicende di un giovane cineasta rimasto coinvolto in un caso malavitoso. Diviso tra lo stile del Noir romantico degli anni Cinquanta e quello dell’action thriller contemporaneo, il film di Hellman riporterà sul grande schermo due autorevoli figure della vecchia Hollywood, ovvero Shannyn Sossamon e Dominique Swain. Gli ultimi due film di oggi ed anche del concorso, sono ‘Drei’ di Tykwer e ”La versione di Barney’ di Richard J.Lewis. Fuori concorso, poi, ‘The shock labyrinth 3D: extreme’ di Takashi Shimizu, primo film cinese in 3D; i ‘Dai nostri inviati – La Rai racconta la Mostra del Cinema’ 1954-1967 di Giuseppe Giannotti ed Enrico Salvatori, raccolta di materiali provenienti dalle teche Rai che ricostruisce la storia della Mostra dei Cinema attraverso I reportage televisivi dell’epoca, un docufilm sul due volte premio Oscar Dante Ferretti ed il film girato dalla’Accademia dell’Immagine de L’Aquila “L’Aquila. Un anno dopo – memory Hunters 1”.
Carlo Di Stanislao
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