Un annuncio sul giornale la porta dalla Toscana a Dublino. Dopo appena cinque anni crea una sua azienda, accarezzando il sogno di aprire una sede in Italia.
Audaces fortuna iuvat. E tanta audacia deve aver avuto Rosaria Giorgi rispondendo ad un annuncio sul Corriere della Sera che l’avrebbe portata da Ghizzano, in provincia di Pisa, all’Irlanda. “Era il 1999 e fu uno choc. L’Irlanda era nel pieno del boom economico, conosciuto come la Tigre celtica, e coincideva poco con l’idea romantica che noi italiani abbiamo dell’Isola Smeraldo e con i ricordi del mio precedente viaggio nell’estate del 1988”.
La sua avventura inizia in un call center, come customer service per i clienti IBM. Ma altre erano le sue aspirazioni, al di là della laurea in Lingue e Letterature Scandinave. Così, dopo qualche mese, lascia per un’altra multinazionale, ma anche se arrivano più gratificazioni e guadagni, Rosaria sente che non è quella la meta. “Mi accorsi che non erano i soldi né le multinazionali americane a soddisfare le mie ambizioni”. Di sicuro, Rosaria Giorgi non voleva un altro call center né un lavoro qualsiasi che non avrebbe giustificato il suo lasciare l’Italia.
Seguendo l’istinto si iscrive ad un corso di design, poi uno stage presso la Benetton che dopo solo un mese l’assume. “Il lavoro mi piaceva, avevo la possibilità di conoscere un mondo nuovo, quello della moda e del franchising, nonché imprenditori del settore. A quel punto capii qual era il mio sogno: mettermi in proprio, come mio padre e mio nonno”.
Focalizzato l’obiettivo, Rosaria capisce che ha bisogno di esperienza. E ricomincia la ricerca. Un altro grande marchio le garantisce una preparazione internazionale, “per un anno mi disposi a trasformare il sogno in realtà cercando di imparare il più possibile nel settore della vendita, gestione di uno showroom, sviluppo del business per trasferire le competenze al mio progetto”.
E Rosaria Giorgi non si risparmia, grazie ad evidenti doti manageriali e alla passione, i traguardi raggiunti sono ottimi: non solo il fatturato di Mexx arriva a 10 milioni di euro con l’apertura di 18 negozi in franchising, ma il marchio viene selezionato come sponsor unico per l’edizione irlandese del concorso Ford Supermodel of the Year, la più prestigiosa competizione per modelle. E come responsabile Mexx partecipa in veste di giudice alle selezioni insieme alla leggendaria creatrice del concorso, Eileen Ford, e al marito Gerard.
Cinque anni sono pochi per una giovane partita da un call center, eppure già nel 2004 Rosaria Giorgi fa nascere l’High Expectations di cui diventa Amministratore delegato, “una agenzia di rappresentanza di marchi di abbigliamento per l’Irlanda, e il fatto di essere italiana mi ha di certo facilitato nella ricerca delle firme”. Nel corso degli anni High Expectations ha collaborato con grandi griffe per la vendita e distribuzione delle loro linee in Irlanda e Irlanda del Nord, curato l’apertura di negozi in franchising, “e per la prima volta ho sentito di avere trovato la mia strada”, imperniata di alte aspirazioni.
L’azienda è oggi cresciuta, offre lavoro e ha il merito di aver fatto conoscere i più prestigiosi marchi Made in Italy, ed anche se subisce la crisi che coinvolge l’intero sistema, Rosaria non pensa affatto ad arrendersi. Ancora più battagliera e determinata continua a difendere il suo sogno. “Siamo all’inizio di questo nuovo viaggio e lavoriamo affinché il 2011 segni la nascita di un marchio creato da High Expectations, basato sulla consapevolezza che il cliente vuole ancora capi di moda ma a prezzi ragionevoli. E spero in questo modo di potere realizzare un altro sogno: aprire un’attività anche in Italia”.
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