E’ vero che la Protezione civile starebbe per riprendersi il finanziamento di 3 milioni e mezzo di euro concessi per la revisione della funivia del Gran Sasso, per i gravi ritardi del Comune dell’Aquila? A che punto sta effettivamente la procedura per tale operazione, visto il rincorrersi delle voci e la mancanza di chiarezza da parte del Sindaco Cialente? Cosa pensa l’amministrazione attiva dei danni gravissimi che avrebbero le attività produttive che ruotano intorno al Gran Sasso, in caso la funivia non dovesse ripartire? Queste alcune domande che ha posto il consigliere comunale Emanuele Imprudente al Sindaco in un’interrogazione da discutere in una delle prossime sedute del Consiglio comunale.
Secondo Imprudente (e non solo…), la situazione della funivia, del Centro turistico, e del complessivo sistema “Gran Sasso” sta assumendo dei contorni gravissimi. Il non funzionamento del mezzo di trasporto significa cancellare il turismo sulla nostra montagna, con conseguenze facilmente intuibili come la chiusura e il fallimento delle aziende di settore, con immensi danni economici e occupazionali per il nostro territorio. Il tutto mentre si continua a dire che la ripresa delle attività produttive è fondamentale per la ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto.
E’ trascorso un anno da quando la Protezione civile nazionale ha concesso il finanziamento per la revisione della funivia e i lavori ancora non iniziano. Nella più rosea delle previsioni, occorreranno 5 mesi, visto che l’affidamento delle opere prescritte, in seguito a gara, sarebbe stato revocato e riassegnato ad altra ditta, classificata al secondo posto, con aggravi considerevoli di tempi.
Il Sindaco, per una volta, faccia chiarezza su questo delicatissimo problema e faccia conoscere alla città come realmente stanno le cose. Soprattutto, se è vero che la Protezione civile nazionale, visti i ritardi considerevoli, avrebbe già attivato la procedura per riprendersi il finanziamento. I responsabili di tali ritardi vanno trovati.
In ogni caso, al di là degli aspetti burocratici, è bene che l’amministrazione dica subito se, almeno a Natale, gli impianti torneranno a funzionare e quali saranno le iniziative che saranno intraprese nel caso detti impianti non tornassero a funzionare, per risarcire gli operatori del settore per gli enormi danni economici causati dall’inerzia e l’incapacità della Municipalità.
foto tratta da www.mediacrewcasematte.org riferita ad una manifestazione dell’associazione “gran sasso 360″ svoltasi il 14 agosto per sollecitare le istituzioni sul problema della funivia e dei lavoratori del Ctgs.
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