Una serata all’insegna delle emozioni e delle sorprese il 28 settembre al Politeama di Lecce, dove si è tenuta la seconda edizione del Premio San Michele Arcangelo. Un riconoscimento che la Polizia di Stato conferisce a chi con il proprio impegno si è distinto per valori positivi e sani, come la legalità, l’altruismo, la solidarietà. L’evento è stato dedicato, per volontà del capo della polizia Antonio Manganelli, alla memoria di Adriano e Gabriele, due poliziotti che hanno perso la vita pochi giorni fa, mentre erano in servizio. Luciana Canonico ha introdotto la musica con la sua toccante esecuzione al pianoforte di un brano tratto da “La leggenda del pianista sull’oceano”. La piccola grande artista, avvolta da un’onirica luce blu, il colore delle divise dei poliziotti ha trasportato tutta la platea sulle note di Ennio Morricone. E’ stata proprio Luciana la prima a ricevere il Premio dalle mani di Massimo Ranieri, stupito dalla ragazzina che a soli 12 anni, suona con la sicurezza di un’esperta concertista.
Luciana è un vero talento. Non vede dalla nascita, ma grazie alla sua insegnante Tina Babuscio studia al conservatorio Nicola Sala di Benevento. E’ una promessa della musica e il prefetto Manganelli ha voluto incoraggiarla con questo riconoscimento. Sono stati, poi, invitati sul palco a ritirare il premio i poliziotti autori della raccolta di poesie “Parole d’anima indivisa”. Un gruppo di 27 colleghi con una passione comune: la poesia, quella voce dell’anima attraverso la quale descrivono la vita, i sentimenti, il lavoro.
A consegnare loro il premio è stato il capo della Polizia Antonio Manganelli, colpito dalla forza e dalla fragilità dell’animo che traspare dai componimenti poetici. Questi uomini e donne in divisa, “per far vedere l’anima che c’è dietro l’uniforme, raccontano la morte, le loro delusioni, i loro sogni”, ha affermato il Prefetto.
A salire sul palco è stato l’ispettore capo Vittorio Masala, in rappresentanza di tutti gli altri scrittori. Ed emozionato ha annunciato che il premio verrà custodito da uno dei poeti più dotati: Luca Secco, che si è dovuto allontanare dalla Polizia per motivi di salute.
Un ulteriore riconoscimento per i poeti poliziotti è arrivato quando il popolare attore Flavio Insinna, ha recitato la poesia “Ancora una notte” di Ernesto Cosma, un significativo componimento che descrive un turno di notte. Da parte dell’attore che veste i panni del poliziotto in “Ho sposato uno sbirro”, un grazie a chi svolge questo “lavoro complicatissimo”.
Ma le sorprese non sono finite qui. Ancora una persona ha ritirato il premio San Michele Arcangelo: Pippo Baudo. Questa volta è stato il ministro dell’Interno Roberto Maroni a consegnarlo: “la Polizia è un’istituzione, Pippo Baudo è un’istituzione; più o meno hanno la stessa età”, scherza il Ministro. Ma poi rivela le reali motivazioni. Si tratta di un premio alla carriera; Baudo, con la sua attività ha attraversato diverse generazioni ed ha sempre mantenuto la professionalità e il rispetto per gli altri, così come si propongono di fare le istituzioni.
Il Ministro ha ricordato l’impegno della Polizia a contrastare la criminalità organizzata. Nell’ultimo anno sono stati raggiunti numerosi successi, sia nella cattura dei latitanti più pericolosi che nella confisca dei patrimoni alle mafie. Dalla platea hanno assistito allo spettacolo numerose autorità, gente comune e artisti del mondo del cinema e della televisione, tra cui Lino Banfi che ha mandato un saluto a tutti i poliziotti. Con l’inno di Mameli eseguito dalla Banda della Polizia è calato il sipario, ma è solo un arrivederci, al prossimo anno.
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