E’ stata appena premiata, a Verona, come miglior Giovane Artista ai Wind Music Awards e con l’album d’esordio, Egocentrica, ha ottenuto unanimi consensi, ricevendo numerosi premi, tra cui il Premio Mogol e il Premio Lunezia Nuove Stelle 2009. E, dopo il grande successo del tour internazionale negli Stati Uniti e in Canadà, e della tournèe asiatica che recentemente l’ha vista protagonista nei migliori festival e jazz club di Hong Kong, Macao e Shanghai, lo scorso 22 giugno, è uscita la sua seconda raccolta, Croce e delezia, con gli importanti contributi del quartetto d’archi Solist String Quartet, Fabrizio Bosso, de La Mosca Jazz Band (storica band che la segue fin dagli inizi), del clarinettista Bepi D’amato al clarinetto e di Ornella Vanoni. Aquilana di crescita e di cuore, Simona Milinari ha concluso, il 30 settembre scorso, con un concerto dal viso, la stagione 2009-2010 del Blue Note, uno tra i più importanti locali jazz di Milano, ricevendo una autentica ovazione. Dotata di una particolarissima timbrica vocale e di un innato senso del ritmo e della melodia, passata attraverso molte diverse esperienze, Simona Molinari, napoletana guadagnata alla città, ha iniziato a studiare canto all’età di otto anni e a sedici ha cominciato a specializzarsi nella musica leggera e nel jazz, studiando a Napoli, poi a Roma e partecipando a diversi stage di improvvisazione jazzistica, canto moderno e vocalità Neroamericana. In seguito approda alla musica classica, che studia nel Conservatorio di L’Aquila. Assieme a Giò Di Tonno debutta come protagonista nel musical Jackyll and Hyde, girando tutta la penisola nei più prestigiosi teatri italiani. La fama cresce e infatti nell’estate del 2008 viene invitata in Canada per un tour con la sua band: applausi a scena aperta a Toronto, Montreal e in tutti i teatri che l’hanno ospitata. Nel febbraio partecipa alla 59ma edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Proposte 2009”. Sempre nel 2009 Simona si aggiudica il Premio Lunezia Nuove Stelle come miglior album d’esordio dell’anno. Simona è stata anche ospite del Premio Carosone, rassegna in onore del musicista napoletano ed è stata finalista con il brano “Egocentrica” del Premio Mogol, conferimento che premia il miglior testo dell’anno, e ha avuto l’onore di veder recitare il proprio testo dallo stesso Mogol. Nel suo ultimo album, prodotto da Isola degli Artisti e distribuito da Warner Music, anticipato dalla pubblicazione del singolo “Amore a prima vista”, brano in cui Simona ospita nuovamente la straordinaria Ornella Vanoni, con cui la cantautrice aquilana ha vinto il “Premi Lumezia Jazz d’autore 2010”, La Molinari mostra una maturazione impressionante, nella ricerca di un sound insieme colto ma capace di rapida, immediata fruizione. Bellissimo il branco con la Vanoni: una bossanova con forti influenze jazz, che ricorda alcuni brani degli anni Settanta che la Signora della musica italiana ha interpretato attraverso le collaborazioni più illustri come Roberto Carlos, Vinicius De Moraes e Toquinho. Il tema centrale della raccolta, poi, è l’amore, “croce e delizia” irrinunciabile nella vita di ognuno. N tutte le canzoni delle compilation, Idee chiare, nessun tentennamento, con una Simona che sta veleggiando verso nell’empireo della musica con levità. Anche in questo disco,. Come nel primo, c’è la magica tromba di Fabrizio Bosso, new entry invece è uno dei migliori clarinettisti d’Italia: Bepi D’Amato, mentre i Solis String Quartet hanno impreziosito uno i brani più riflessivi. E dopo il successo (che replica quello del 2009) del concerto Live di Milano, la bella Simona è in procinto di partire per un tour internazionale: il 4 novembre sbarcherà nuovamente in Asia per esibirsi a Hong Kong, Shangai, Macao e Tokyo, mentre a dicembre sarà la volta di Canada e Stati Uniti.
Carlo Di Stanislao
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