Procedendo al ritmo attuale serviranno la bellezza di 69 anni per eliminare i cumuli di macerie che giacciono sulle strade dei Comuni terremotati d’Abruzzo. E’ quanto emerge dal dossier di Legambiente presentato a 18 mesi dal terremoto, dal presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza. Una valutazione elaborata sulla base delle quantità di macerie da smaltire. “Secondo l’ultima analisi della Regione, effettuata dai vigili del fuoco e Cnr – riporta l’associazione ambientalista – la stima massima complessiva raggiungerebbe i 2,6 milioni di metri cubi di calcinacci, di cui circa 1,4 nel capoluogo. Ma secondo i sindaci del cratere – rileva il dossier – i conti non tornano, per esempio il Comune di Villa Sant’Angelo, tra i più colpiti del terremoto per numero di vittime e danni, sottolinea una differenza considerevole tra i numeri ufficiali e i risultati di uno studio commissionato alle università di Genova, Catania e al Cnr: solo 28 mila metri cubi di detriti secondo la Regione e non meno di 40mila metri cubi secondo le verifiche effettuate in base al calcolo diverso”. Un caso opposto a quello del Comune di Barisciano, segnala Legambiente, un abitato che è stato risparmiato dai grandi crolli e per fortuna dalla perdita di vite umane, “ma che secondo l’analisi matematica di Vigili del fuoco e Cnr, avrebbe ben 54.662 metri cubi di macerie, quasi il doppio delle macerie di Villa Sant’Angelo”.
Legambiente, 69 anni per rimuovere le macerie del terremoto
Procedendo al ritmo attuale serviranno la bellezza di 69 anni per eliminare i cumuli di macerie che giacciono sulle strade dei Comuni terremotati d’Abruzzo. E’ quanto emerge dal dossier di Legambiente presentato a 18 mesi dal terremoto, dal presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza. Una valutazione elaborata sulla base delle quantità di macerie da smaltire. “Secondo […]
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“L’OTTIMISMO E’ IL SALE DELLA VITA”