Va a un americano, Richard F. Heck, e a due ricercatori giapponesi, Ei-ichi Negishi e Akira Suzuki il Nobel 2010 per la chimica. I tre scienziati hanno condotto studi pionieristici sui nuovi modi per legare gli atomi di carbonio. Le loro scoperte hanno avuto applicazioni in medicina, agricoltura e nell’elettronica. Lo statunitense Richard Heck, 79 anni, Ei-ichi Negishi, 75 anni, dell’americana Purdue University, e il giapponese Akira Suzuki, 70 anni, hanno sviluppato metoti innovativi per sviluppare molecole complesse, che già hanno trovato applicazioni in farmaci antitumori ed antinfiammatori. Le reazioni chimiche premiate oggi hanno in comune il fatto che riescono a “modellare” un materiale fondamentale come il carbonio utilizzando il palladio. Grazie ad esse è possibile ottenere materiali complessi, confrontabili a quelli inventati dalla natura. L’americano Richard F. Heck, ha insegnato fino al 1989 nel dipartimento di Chimica dell’università del Delaware. Ei-ichi Negishi, della Purdue University, e Akira Suzuki, che ha trascorso un periodo negli Stati Uniti, nella Purdue University per tornare in Giappone, dove ha lavorato nelle università di Hokkaido fino alla pensione, nel 1994. Tutti e tre, lavorando in modo indipendente, hanno scoperto reazioni considerate tra gli strumenti più sofisticati che oggi la chimica abbia a disposizione.
Carlo Di Stanislao
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