Stupenda e generosa

Era nata a Melbourne, Australia, il 7 ottobre 1926 ed esattamente 20 anni fa si era ritirata dalla scene dopo aver ottenuto un successo planetario durato 40 anni. I melomani la chiamavano La Stupenda. Joan Sutherland, straordinaria protagonista della lirica di questi ultimi anni, è deceduta nelle prime ore di domenica nella sua casa a […]

Era nata a Melbourne, Australia, il 7 ottobre 1926 ed esattamente 20 anni fa si era ritirata dalla scene dopo aver ottenuto un successo planetario durato 40 anni. I melomani la chiamavano La Stupenda. Joan Sutherland, straordinaria protagonista della lirica di questi ultimi anni, è deceduta nelle prime ore di domenica nella sua casa a Les Avants, nei pressi di Montreux, in Svizzera. Da tempo malata di cuore, le sue condizioni di salute erano peggiorate recentemente. La Sutherland ha avuto una carriera lunga e prestigiosa ed è stata una delle più grandi protagoniste dell’opera nel Novecento. Dotata di una voce di bellissimo timbro, di notevole volume e assai estesa, con sopracuti limpidi e penetranti, è stata capace di agilità perfette quanto spericolate. La star si era ritirata dalle scene dopo una brutta caduta, nel ‘90. A lei la regina Elisabetta II aveva conferito nel 1978 il titolo di dama. Aveva debuttato al Covent Garden di Londra nel 1952 e da allora aveva continuato ad apparire nella maggiori produzioni di tutto il mondo e aveva fatto numerose registrazioni prevalentemente per l’etichetta inglese Decca. Spiccò il volo definitivamente nel 1959, a Londra,  travolgendo il cuore del pubblico, nella sua magistrale “Lucia di Lammermoor, di Gaetano Donizetti, con la regia di Franco Zeffirelli e la meticolosa direzione di Tullio Serafin. L’indimenticabile e greve interpretazione della tragica eroina di un amore impossibile, nella Scozia del secolo XVI, consacrò la Sutherland tra gli astri Dopo una sua performance del 1960 al Teatro La Fenice di Venezia, aveva cantato all’Opera House di Sidney in occasione della sua apertura nel 1973 e proprio’ li’ aveva tenuto la sua ultima serie di concerti nel 1990. La notizia della morte e’ stata data dalla famiglia che in un comunicato, in cui si sottolinea che la cantante “ha avuto una vita lunga e ha elargito momenti piacevoli a moltissime persone”. Tito Gallazzi, direttore dell’Opera Giocosa di Savona, Ha commentato in questo modo lo scomparsa: “’Sempre, alla fine dei suoi spettacoli nei grandi teatri lirici di tutto il mondo c’erano code sterminate di fan. Lei si metteva nel gabbiotto del portiere e firmava tutti gli autografi perché diceva: queste persone sono arrivate da lontano, hanno affrontato il freddo e la pioggia per me e quindi e’ giusto che io li accontenti”. Resterà nel cuore di milioni di appassionati, soprattutto per le sue interpretazioni dell’opera italiana, da Bellini a Donizetti a Verdi a Puccini. La Sutherland, infine, ha legato il suo nome assieme al mezzo soprano americano Marylin Horne, a una lunga serie di riscoperte del repertorio rossiniano, quella che va sotto il nome di “Rossini renaissance”.

Carlo Di Stanislao

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