IV edizione del Festival Internazionale del Cinema

Come per l’edizione dello scorso anno, sarà Piercesare Stagni, direttore artistico della’Istituto Cinematografico La lanterna magica de L’Aquila, a presiedere la giura del Festival Internazionale del film documentario, in programma al Movieplex dal 18 al 23 ottobre prossimi. Organizzato dall’Associazione L’Idea di Clève, questa quarta edizione vede in concorso 47 opere, di cui 15 italiane […]

Come per l’edizione dello scorso anno, sarà Piercesare Stagni, direttore artistico della’Istituto Cinematografico La lanterna magica de L’Aquila, a presiedere la giura del Festival Internazionale del film documentario, in programma al Movieplex dal 18 al 23 ottobre prossimi. Organizzato dall’Associazione L’Idea di Clève, questa quarta edizione vede in concorso 47 opere, di cui 15 italiane e 32 provenienti da altri 11 paesi (Spagna, Francia, Germania, Polonia, Argentina, Cina, Brasile, Usa, Israele, Scozia e Bielorussia), con la presenza di 10 diversi registri nelle diverse serate. In chiusura, inoltre, sarà presentato in anteprima assoluta, “I Malavoglia” di Pasquale Scimeca, reduce dal recente festival di Venezia ed atteso nella sale di tutt’Italia. Scimeca, già autore di “Placido Rizzotto” e dell’altro lavoro verghiano “Rosso Malpelo”, si è messo di nuovo alla prova in quella che più che un’opera della settima arte sembra una vera e propria impresa, anche perché risulta difficile reggere il confronto con il capolavoro scritto nel 1881 da Verga. Tuttavia il regista, anch’egli catenese, è riuscito a creare una magistrale trasposizione cinematografica, che non sfigura anche al confronto di quella realizzata nel 1948 dal regista Luchino Visconti: “La terra trema”, perla della produzione neorealista italiana, recitata completamente in dialetto siciliano. L’epopea di Scimeca, comunque è molto originale e si discosta intelòligentementesia dal romanzo e che dal film visconti ano, con un’ambientazione trasposta ai nostri giorni. Come lo stesso autore ha dichiarato nel gennaio scorso, alla’inizio delle riprese, non si è trattato di rifare il neorealismo, ma di tentare una lettura verghiana in chiave tragica, dove leggere la realtà del nostro tempo, soprattutto quella dei ragazzi del sud, poveri e privati di qualsiasi riferimento ideale, sperduti in questa immensa periferia urbana che sono diventati i nostri territori, compresi i borghi marinari. Operazione encomiabile nel solco di quel dovere che l’arte e gli intellettuali dovrebbero tornare ad assumersi in questo nostro distratto e superficiale Paese. Ricordiamo, infine, che Il film, prodotto da Amedeo Pagani per Classic ed Arbash, in collaborazione con Cinecittà Luce e Rai Cinema ed il prezioso contributo della Regione Sicilia, è stato dichiarato d’interesse culturale nazionale. Per leggere il programma del Festival: http://www.cleves.it/ita/wp-content/uploads/2010/Pieghevole%20Festival%20L%27Aquila%202010.pdf

Carlo Di Stanislao

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