Lo scorso hanno ne sono stati grandi protagonisti Carofiglio, Dacia Mariani, Marco Paolini e Franco Battiato e quest’anno riperendono, con l’inizio della’Anno Accademico, gli “Incontri aquilani alla Facoltà di Lettere”, con io giovane regista, diplomato presso la nostra Accademia della?immagine, Giuseppe Tandoi, che presenterà e commenterà il suo film sul post-terremoto, presentato fuori concorso alla Festa del Cinema di Roma del 2009, “La città invisibile”. L’evento domani 20 ottobre, con inzio alle 10,30 nella sede della Facoltà di Lettere e Filosofia di Bazzano. L’incontro permetterà un confronto fra giovani studenti e l’autore, che con pochi mezzi e grazie a fondi della Filmcommision della Puglia, ha saputo raccontare senza retorica né sensazionalismo il nostro terremoto, in una pellicola di buona fattura commuove, diverte e riempie di speranza e gioia di vivere. Al centro del racconto, la vita di quattro ragazzi che si innamorano e rincorrono i propri desideri più grandi, subito dopo il 6 aprile del 2009. Nel cast Riccardo Garrone, il nonno un po’ “fuori di testa” che amorevolmente racconta L’Aquila prima e dopo, Roberta Scardola, la Carlotta biondina de “I Cesaroni”, la graziosa Barbara Ronchi, anche lei nota sul piccolo schermo ed il debuttante Leon Cino, ex ballerino di “Amici” ed il “nostro” Nicola Nocella, energico ed ironico e completamente in ruolo. Il trailer del film su: http://www.cineblog.it/post/23673/la-citta-invisibile-il-trailer-del-film-di-giuseppe-tandoi. Un documentario che si apre alla speranza, perché dopo che la terra ha tremato, ucciso e devastato, cambiano i paesaggi, cambiano le persone, cambia la vita, ma, spesso, i cambiamenti sono solo l’inizio di una nuova esistenza: una vita che può risorgere dalle ceneri di una citta’ distrutta, dalle rovine di una citta’ carica di storia, ma anche di persone, sentimenti ed emozioni. “La città invisibile”, è il film d’esordio di Giuseppe Tandoi, “aquilano d’adozione”, come lui stesso si definisce, un’opera concepita e realizzata in tempi brevi, una favola d’amore che tenta di portare un briciolo di leggerezza nel mezzo di una catastrofe. Il responsabile della distribuzione (Iris Film) Christian Lelli, ha curato e amorevolmente seguito anche un altro film su L’Aquila: “Sangue e Cemento” , un documentario di Thomas Torelli, della durata di circa un’ora, con Paolo Calabresi, che ripercorre cause e responsabilità di chi ha costruito male per risparmiare sui materiali e sulle tecniche, di chi doveva controllare, ma non lo ha fatto, degli amministratori che hanno favorito la speculazione a discapito della sicurezza dei cittadini, che hanno pagato un prezzo di oltre 300 vittime. Interviste e testimonianze a sismologi, geologi, tecnici del territorio e delle costruzioni, avvocati e giudici arricchiscono questo film-documento che è stato realizzato dal Gruppo Zero, un collettivo di giornalisti, cineasti e comunicatori che producono documentari d’inchiesta per un’informazione corretta e libera da manipolazione. Più lirico, ma non meno commosso e coinvolgente il film di Tandoi, nato il 21 gennaio 1982 a Corato (Ba), diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte del Paese Natale, formatosi poi, dal 2001 al 2007, nella nostra città, frequentando i corsi dell’Accademia dell’Immagine, centro d’eccellenza per la formazione di professionisti dello spettacolo e conseguendo prima il diploma di “Esperto Mass Media- Cinema, comunicazione audiovisiva e multimediale” e, dopo un biennio di specializzazione, il Master in Regia. Il suo primo lungometraggio è proprio “la città invisibile”, in cui, come il Marco Polo di Calvino, ma, sull’onda del coinvolgimento emotivo personale, dell’urgenza, dell’entusiasmo, riesce a smussare gli angoli dei dissapori, per fare delle tante realtà che racconta (il volontariato, il razzismo, l’aggregazione giovanile, il lavoro del parroco, la necessità di piegare la legge per iniziare a fare ciò che va fatto per vivere e che non può aspettare il nulla osta delle alte sfere), una rappresentazione stilizzata ed autentica della nostra complessa realtà.
Carlo Di Stanislao
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