Fissato al 3 novembre prossimo l’interrogatorio dell’imprenditore aquilano Ettore Barattelli indagato per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il G8 e sulla ricostruzione condotta dalla procura distrettuale antimafia dell’Aquila. Barattelli, presidente del Consorzio Federico II, non aveva potuto rispondere alla “chiamata” del procuratore, Alfredo Rossini, e del sostituto Olga Capasso, distaccata all’Aquila dalla direzione nazionale antimafia del 18 ottobre scorso, per gravi motivi di famiglia legati ad un grave malore che ha colpito la madre. “Ho voluto far richiedere al mio avvocato l’interrogatorio perché non mi voglio sottrarre ad alcun confronto e perché spero che sia fatta chiarezza al più presto sull’intera vicenda”, ha spiegato Barattelli che il 18 ottobre aveva chiesto qualche giorno di tempo per arrivare all’interrogatorio in condizioni più serene. Il 18 ottobre scorso erano stati convocati anche gli altri due indagati, Denis Verdini, uno dei coordinatori nazionali del Pdl, e Riccardo Fusi, il presidente dimissionario della Btp, impresa che fa parte del consorzio Federico II. Entrambi non si sono presentati all’appuntamento. Le indagini sono tese a provare, oltre all’abuso d’ufficio, anche la corruzione nell’ambito di presunti favori ottenuti nella realizzazione di opere dopo il sisma dell’aprile 2009. Secondo l’accusa, Fusi e Barattelli, che insieme ad altre due imprese aquilane, Vittorini Emidio ed Equizi-Marinelli, dopo il terremoto hanno costituito il consorzio “Federico II”, sono riusciti ad aggiudicarsi appalti grazie ai buoni rapporti intrattenuti con personaggi politici nazionali, tra i quali Denis Verdini.
Interrogatorio Ettore Barattelli su appalti G8 e ricostruzione
Fissato al 3 novembre prossimo l’interrogatorio dell’imprenditore aquilano Ettore Barattelli indagato per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il G8 e sulla ricostruzione condotta dalla procura distrettuale antimafia dell’Aquila. Barattelli, presidente del Consorzio Federico II, non aveva potuto rispondere alla “chiamata” del procuratore, Alfredo Rossini, e del sostituto Olga Capasso, distaccata all’Aquila dalla direzione […]
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