Al Brancaccio rinnovato il via al kolossal musicale

Alla prima del 23 ottobre, uno dopo l’altro, attesi dai fotografi e da tanti curiosi, sono arrivati molti volti noti, tra cui Antonella Clerici, Michele Placido, Pippo Baudo, il direttore generale della Rai Mauro Masi, Cristina Chiabotto, Giobbe Covatta, Luca Barbarossa, Alessio Boni, Marco Morandi, Enrico Brignano, Luca Cordero di Montezemolo, Giulio Scarpati, Alessandro Haber, […]

Alla prima del 23 ottobre, uno dopo l’altro, attesi dai fotografi e da tanti curiosi, sono arrivati molti volti noti, tra cui Antonella Clerici, Michele Placido, Pippo Baudo, il direttore generale della Rai Mauro Masi, Cristina Chiabotto, Giobbe Covatta, Luca Barbarossa, Alessio Boni, Marco Morandi, Enrico Brignano, Luca Cordero di Montezemolo, Giulio Scarpati, Alessandro Haber, Klayton Norcross (lo storico Torn di Beautiful), Matilde Brandi, Sergio Japino, Sandra Milo, il senatore Mauro Cutrufo, vicesindaco di Roma e molti altri e, tutti, all’uscita, hanno dichiarato di essersi divertiti.  Certo è presto per parlare di una Broodway sul Tevere, ma che il Brancaccio di Roma sia divenuto un tempio del musical, dopo una ristrutturazione da 2 milioni di euro, con le stesse maestranze che hanno lavorato al Maxxi, è cosa certa. Con la prima de “La Bella e la Bestia” è cominciata, quattro sere fa, la nuova vita del teatro, completamente ristrutturato. Non solo nella parte destinata al pubblico ma anche e soprattutto nella gestione del palcoscenico. I cambi di scena sono computerizzati e gestiscono la complessa movimentazione delle scenografie. Un sofisticato sistema wireless di movimentazione automatizzata consente la definizione dei vari ambienti con cambi a vista. La zona esterna del Teatro Brancaccio si è trasformata in un cuore pulsante. È stato un allestimento scenografico in stile hollywoodiano quello pensato per accogliere i tantissimi nomi dello spettacolo, della moda e della politica attesi per la prima del musical. Via Mecenate è stata “impacchettata” di rosso e, grazie a un innovativo e tecnologico impianto audioluci e di ventilazione, l’effetto è stato quello di un vero e proprio cuore che batte. Oltre al classico red carpet, ricoperto di petali di rosa rigorosamente rossi, alcuni degli alberi di via Merulana sono stati “vestiti” di drappi rossi e illuminati da led luminosi. Quanto allo spettacolo, prodotto dalla italianissima Stage Entertainment ,senza badare a spese, rispecchia perfettamente la morale disneyana, con tanto di difesa a oltranza della diversità e della cultura letteraria. Una nota di merito va agli interpreti: Arianna e Antonello Angiolillo sono bravi nel ruolo dei due protagonisti. Ma forse il migliore di tutti è Andrea Croci, un coinvolgente e trascinante Gaston, a metà strada tra bullo e capopopolo. Una menzione particolare va anche a Emiliano Geppetti e Simone Leonardi nei panni di Lumiere e Din Don. Le repliche saranno 8 per settimana e il cartellone tenuto per un intero mese. Dopo questo, sarà la volta di altri musical di alto impatto, sempre prodotti dalla Stage Entertainment: “Mamma Mia!”, “Il fantasma dell’Opera” e “Evita”, per dare lustro e prestigio ad un genere da noi mai troppo sorretto, prodotto o frequentato. Per informazioni: http://teatri.agendaonline.it/roma/brancaccio.htm. Inaugurato il 16 gennaio 1916 con il nome di Teatro Morgana, il futuro Teatro Politeama Brancaccio, venne edificato su progetto dell’ingegner Carlo Sacconi. Il Brancaccio ha subito nel corso degli anni diversi rifacimenti, tesi sia alla valorizzazione dell’esterno che alle funzionalità interne: nel corso degli anni acquistò infatti un secondo piano, attualmente utilizzato come ridotto con il nome di “Brancaccino“. La direzione artistica è stata, dal 2001 al 2007, affidata all’attore teatrale Gigi Proietti, per poi passare nelle mani di Maurizio Costanzo

Carlo Di Stanislao

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *