Si terrà alla Casa dell’Architettura in piazza Manfredo Fanti 47 a partire dal 4 novembre, la mostra fotografica Rivedendo L’Aquila a cura di Giorgio Stockel, realizzata in collaborazione con il Comune di L’Aquila, la Casa dell’Architettura e l’Ordine degli Architetti di Roma.L’esposizione racconta in tutta la sua gravità il terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese Il 6 aprile del 2009. Come in dettagliato reportage il curatore ha documentato casa per casa lo stato dell’edilizia nell’area interdetta agli abitanti denominata Zona Rossa. Insieme a Giorgio Stockel, due fotografi diversi per stile e formazione, Francesco Galli e Michael Horowitz, hanno scattato pochi giorni dopo il sisma e sino al giugno del 2010 immagini che comunicano con grande efficacia l’entità della distruzione e i suoi effetti più devastanti: lo spopolamento e la sospensione di ogni attività umana nel centro storico della città.Compongono la mostra altre due sezioni, realizzate da Giorgio Stockel: la prima è un vero e proprio studio sulle vicende urbanistiche ed edilizie di L’Aquila, dall’Unità d’Italia (1860) al Piano regolatore Generale di Piccinato e Majoli (1958). L’altra è una rappresentazione visiva della città agli inizi degli anni Ottanta, dei suoi luoghi e spazi pregiati e di quelle parti deteriorate, private della qualità architettonica e ambientale da una sconsiderata attività edilizia.
Rivedendo L’Aquila
Si terrà alla Casa dell’Architettura in piazza Manfredo Fanti 47 a partire dal 4 novembre, la mostra fotografica Rivedendo L’Aquila a cura di Giorgio Stockel, realizzata in collaborazione con il Comune di L’Aquila, la Casa dell’Architettura e l’Ordine degli Architetti di Roma. L’esposizione racconta in tutta la sua gravità il terremoto che ha colpito il […]
Si terrà alla Casa dell’Architettura in piazza Manfredo Fanti 47 a partire dal 4 novembre, la mostra fotografica Rivedendo L’Aquila a cura di Giorgio Stockel, realizzata in collaborazione con il Comune di L’Aquila, la Casa dell’Architettura e l’Ordine degli Architetti di Roma.
L’esposizione racconta in tutta la sua gravità il terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese Il 6 aprile del 2009. Come in dettagliato reportage il curatore ha documentato casa per casa lo stato dell’edilizia nell’area interdetta agli abitanti denominata Zona Rossa.
Insieme a Giorgio Stockel, due fotografi diversi per stile e formazione, Francesco Galli e Michael Horowitz, hanno scattato pochi giorni dopo il sisma e sino al giugno del 2010 immagini che comunicano con grande efficacia l’entità della distruzione e i suoi effetti più devastanti: lo spopolamento e la sospensione di ogni attività umana nel centro storico della città.
Compongono la mostra altre due sezioni, realizzate da Giorgio Stockel: la prima è un vero e proprio studio sulle vicende urbanistiche ed edilizie di L’Aquila, dall’Unità d’Italia (1860) al Piano regolatore Generale di Piccinato e Majoli (1958). L’altra è una rappresentazione visiva della città agli inizi degli anni Ottanta, dei suoi luoghi e spazi pregiati e di quelle parti deteriorate, private della qualità architettonica e ambientale da una sconsiderata attività edilizia.
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