“Senza alcuna polemica, ma con lo spirito di voler delineare una ‘diagnosi precisa’ e di poter individuare quindi una ‘terapia idonea’, vorrei dire la mia rispetto a quanto affermato ieri dal commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi nel corso di una trasmissione televisiva e riportato oggi dagli organi di informazione”. Esordisce così il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente nel rispondere alle dichiarazioni rese dal commissario Chiodi. “Proprio ieri sera – prosegue Cialente – ho avuto una lunga riunione con lo stesso Chiodi e con il vice commissario Cicchetti, ai quali ho esternato le mie grandi preoccupazioni per il fatto che la ricostruzione post sisma è ormai bloccata da mesi. Ed io stesso ho sottolineato quanto sia assurdo e immorale che all’Aquila siano arrivati i primi fondi per la ricostruzione delle abitazioni, degli edifici pubblici, degli alloggi popolari e dei sottoservizi, ma che non siamo in grado di poterli spendere, mentre, nel frattempo, le imprese che stanno ultimando i lavori di riparazione sugli edifici classificati B e C, quelli meno danneggiati, sono costrette a licenziare gli operai per mancanza di committenze”. “Nel corso della riunione – ha dichiarato ancora Cialente – ho inoltre elencato tutte le criticità che tuttora si registrano e che impediscono ai tecnici incaricati, e quindi ai cittadini, di presentare i progetti per la cosiddetta ricostruzione pesante, quella cioé relativa agli edifici classificati E. Mi riferisco, in particolare, – ha spiegato il sindaco – al prezzario per la ricostruzione che, dal giorno della sua tardiva pubblicazione, il 24 settembre, è subito apparso uno strumento incompleto e insufficiente, nonché al fatto che ancora non vengono fissate le regole a tutela dei cittadini e delle imprese, per poter applicare in maniera legale, trasparente, efficace ed efficiente il meccanismo degli indennizzi per la ricostruzione delle abitazioni private”. “Nella riunione di ieri – sono ancora le parole del sindaco – ho inoltre chiesto al commissario Chiodi di poter disporre, come sindaco, di una contabilità speciale, vale a dire vere e proprie anticipazioni di cassa, per far fronte ai costi dell’emergenza. Non sarebbe una novità, poiché questo meccanismo, finché ci sono stati i fondi, veniva applicato dalla stessa Protezione Civile. Dico questo perché sono stanco di vedere imputate ai dirigenti e ai funzionari del Comune dell’Aquila responsabilità che non sono nostre rispetto ai ritardi per il pagamento del contributo di autonoma sistemazione, delle opere provvisionali di messa in sicurezza, per gli indennizzi alle attività produttive, per le spese relative ai traslochi, per la perdita di beni mobili e così via”. “Posso annunciare – ha concluso Cialente – che, finalmente, la prossima settimana, spero di poter ricevere le somme necessarie per pagare le opere provvisionali, nella speranza di essere ancora in tempo a salvare le imprese che, a causa dei ritardi nei pagamenti, stanno rischiando il fallimento. Questo non è il momento delle polemiche, è il momento invece di lavorare insieme, con spirito costruttivo, ma, soprattutto, dicendo come stanno le cose in maniera precisa perché, lo ripeto, solo diagnosi precise portano a terapie efficaci”.
Cialente, esiste un problema di governance
“Senza alcuna polemica, ma con lo spirito di voler delineare una ‘diagnosi precisa’ e di poter individuare quindi una ‘terapia idonea’, vorrei dire la mia rispetto a quanto affermato ieri dal commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi nel corso di una trasmissione televisiva e riportato oggi dagli organi di informazione”. Esordisce così il sindaco dell’Aquila Massimo […]
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