Casey Stoner ha fatto la vera differenza nella giornata di prove ufficiali della Motogp. L’australiano è alle sue ultime ore in sella alla Ducati, prima di passare alla Honda ed è intenzionato a lasciare un buon ricordo, anche se difficilmente a Bologna lo dimenticheranno, dopo il titolo mondiale conquistato nel 2007. Se per Stoner c’é la volontà di essere ricordato nel 2010 non solo per le sue cadute in gara (5 in tutto che hanno di fatto compromesso la sua corsa all’iride), per altri è l’ultima occasione per riscattare una stagione deludente. Non è certo il caso di Jorge Lorenzo, che da 2010 ha avuto tutto: titolo e prima guida della Yamaha, a discapito di Valentino Rossi. Da Valencia, poi, si segnala un pilota maturato e cresciuto nell’arco di poche gare. Marco Simoncelli, che aveva iniziato l’anno nei test con cadute importanti e con un iniziale timore reverenziale nei confronti della classe regina, ha affrontato il week end da esperto. Subito veloce, si è messo alla fine alle spalle una muta di piloti ufficiali, da Rossi in giù fino a Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso che oltretutto dispongono della stessa moto di Marco, ma del team interno Honda. “Sono andato subito forte – ha detto Simoncelli – e questo è frutto del lavoro della mia squadra. Insieme abbiamo fatto un grande passo avanti dal Gp di Aragon in poi. Me lo avessero detto di essere in prima fila a inizio stagione di certo non ci avrei creduto”. Marco, grande amico di Rossi, domani partirà davanti a Valentino, un bel rischio per un rookie. “Con Vale – afferma Simoncelli – siamo abituati ai confronti anche duri nella cava dove ci alleniamo con le moto da cross. Ogni giro sembra l’ultimo di un mondiale, quindi non ci saranno problemi”. Gli fa eco Rossi, che sorride quando gli si chiede se Simoncelli davanti a lui possa rappresentare un problema: “Prima bisognerà vedere se sarò in grado di andare come lui. Poi sono sicuro che nessuno dei due si tirerà indietro. Nella cava vogliamo solo una cosa, stare davanti e le sportellate non mancano. Non ci faremo problemi con delle Motogp”. Per Rossi, le qualifiche sono andate meglio di come si stavano configurando all’inizio. Se Stoner, Lorenzo e Simoncelli iniziavano subito con il piede giusto, per Vale non era così. I primi giri lo vedevano navigare intorno alla decima posizione. “Solo alla fine – ha detto Rossi – ho trovato il modo di mettere insieme un giro buono. Prima ero veloce solo in alcuni settori, poi abbiamo modificato qualcosa e sono riuscito a migliorare. La quarta posizione non è male considerando che qui é difficile superare”. Valencia si conferma, dunque, la pista sfavorita dal Dottore. “Sicuramente Valencia continuo a non gradirla – ha detto Rossi – ci sono troppe curve dalle quali si riparte da fermi, insomma non ci vado d’accordo”. La prestazione di Stoner fa comunque ben pensare per i test di martedì, la sua Ducati è sembrata imbattibile ovunque, soprattutto nell’ultima parte della pista, la più insidiosa.
Motogp: Una Ducati velocissima aspetta Rossi
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