Arrivano adesioni da associazioni, comitati e delegazioni da tutta la penisola alla mobilitazione “L’Aquila chiama Italia” prevista per sabato 20 novembre. Un’iniziativa finalizzata ad “accendere di nuovo le luci sul disastro del post terremoto in Abruzzo – spiegano gli organizzatori – la piattaforma per pretendere attenzione e risposte dal Governo, per rilanciare le proprie iniziative sulla ricostruzione, a partire da una legge di iniziativa popolare”. Una mappa pubblicata sulla piattaforma di Google Maps rileva delegazioni da molte regioni del nord e del sud – si contano già 30 pullman – che raggiungeranno piazza d’Armi, sede della tendopoli principale nei primi mesi dell’emergenza, per dare vita al corteo che attraverserà la zona rossa per raggiungere piazza Duomo. All’Aquila ci saranno anche gruppi a sostegno di istanze attuali come le principali vertenze lavorative nazionali, la questione rifiuti in Campania e l’immigrazione. In città sono centinaia le locandine, gli striscioni e i manifesti esposti per pubblicizzare l’iniziativa, mentre rimbalzano su Facebook le immagini del caschetto giallo che gli organizzatori hanno scelto come immagine simbolo.
Adesioni ovunque all’appello “L’Aquila chiama Italia”
Arrivano adesioni da associazioni, comitati e delegazioni da tutta la penisola alla mobilitazione “L’Aquila chiama Italia” prevista per sabato 20 novembre. Un’iniziativa finalizzata ad “accendere di nuovo le luci sul disastro del post terremoto in Abruzzo – spiegano gli organizzatori – la piattaforma per pretendere attenzione e risposte dal Governo, per rilanciare le proprie iniziative […]
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