I comuni italiani spendono in media meno di 10 milioni di euro l’anno, 9,9 milioni per la precisione, in infrastrutture e attività sportive, pari all’ 1,6% delle loro spese complessive.
E’ quanto emerge dall’elaborazione di ‘StageUp-Sport & Leisure Business’ sui bilanci 2008 di 21 grandi comuni italiani (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Cagliari, Catanzaro, Firenze, Genova, La Spezia, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Emilia, Torino, Trento, Trieste, Venezia) che verrà dibattuto il 22 novembre a Bologna in un convegno all’ università sul futuro degli stadi e degli impianti sportivi. Le dieci città con più di 200mila abitanti spendono, in media, 12,5 milioni di euro, pari all’1,2% delle spese totali. Fra i grandi comuni si distinguono Trieste, Torino e Firenze. Il capoluogo giuliano spende il 4,2% delle sue risorse, quello piemontese il 2,4% mentre Firenze l’1,7%. In assoluto è Trento il comune che destina la maggior quota di risorse, l’8,2% davanti a Pescara (5,6%) e Potenza (4,4%). “Lo sport – commenta Giovanni Palazzi, presidente di StageUp – non occupa ancora il ruolo che meriterebbe nelle politiche cittadine considerato il suo impatto economico, sociale, educativo, turistico e di valorizzazione del territorio. Le risorse investite nello sport, se inserite in un progetti di sviluppo urbano, sono un’eccezionale leva di crescita”.
Lascia un commento