TUMORI: INAIL ABRUZZO, DA LAVORO 220 DOMANDE RICONOSCIMENTO PESCARA (ANSA) – PESCARA, 18 NOV – Duecentoventi domande per il riconoscimento di tumori professionali avanzate dai lavoratori abruzzesi nel periodo 2005-2009: sono i numeri del rapporto 2009 sugli infortuni sul lavoro in Abruzzo, che l’Inail presenterà domani nel corso del convegno “Prevenzioni delle neoplastie professionali: rischi storici ed emergenti”. In particolare, dei 220 casi soltano 29, cioé il 13,2%, sono stati accettati dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ai fini del risarcimento. La provincia che ha fatto registrare il maggior numero di domande é quella di Chieti, con 73 richieste, seguita da Pescara (65), L’Aquila (45) e Teramo (37). I dati, fa sapere l’Inail, pur essendo “significativi e allarmanti”, sono comunque al di sotto della media nazionale. Su 29 casi di tumori professionali, secondo il rapporto, dieci sono stati causati dal contatto con l’amianto, 14 hanno avuto come agente patogeno l’esposizione a radiazioni ionizzanti, mentre altre cause sono state l’esposizione a fumi di saldatura e a idrocarburi. Ne consegue che i settori a rischio sono quello dell’industria e quello agricolo, con rischi minori ma consistenti, come confermano i casi di tumori alla pelle e all’apparato respiratorio provocati dal contatto con diserbanti aggressivi e contenenti arsenico. “Compito del convegno di domani – spiega il direttore regionale dell’Inali, Ferdinando Balzano – sarà quello di fare il punto sull’esposizione lavorativa attuale ad agenti cancerogeni e sull’andamento infortunistico nella nostra regione, documentato dal rapporto che presenteremo, al fine di stimolare ed indicare efficaci misure di prevenzione”.
Infortuni sul lavoro in Abruzzo, 220 domande di riconoscimento
Duecentoventi domande per il riconoscimento di tumori professionali avanzate dai lavoratori abruzzesi nel periodo 2005-2009: sono i numeri del rapporto 2009 sugli infortuni sul lavoro in Abruzzo, che l’Inail presenterà domani nel corso del convegno “Prevenzioni delle neoplastie professionali: rischi storici ed emergenti”. In particolare, dei 220 casi soltano 29, cioé il 13,2%, sono stati […]
Duecentoventi domande per il riconoscimento di tumori professionali avanzate dai lavoratori abruzzesi nel periodo 2005-2009: sono i numeri del rapporto 2009 sugli infortuni sul lavoro in Abruzzo, che l’Inail presenterà domani nel corso del convegno “Prevenzioni delle neoplastie professionali: rischi storici ed emergenti”. In particolare, dei 220 casi soltano 29, cioé il 13,2%, sono stati accettati dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ai fini del risarcimento. La provincia che ha fatto registrare il maggior numero di domande é quella di Chieti, con 73 richieste, seguita da Pescara (65), L’Aquila (45) e Teramo (37). I dati, fa sapere l’Inail, pur essendo “significativi e allarmanti”, sono comunque al di sotto della media nazionale. Su 29 casi di tumori professionali, secondo il rapporto, dieci sono stati causati dal contatto con l’amianto, 14 hanno avuto come agente patogeno l’esposizione a radiazioni ionizzanti, mentre altre cause sono state l’esposizione a fumi di saldatura e a idrocarburi. Ne consegue che i settori a rischio sono quello dell’industria e quello agricolo, con rischi minori ma consistenti, come confermano i casi di tumori alla pelle e all’apparato respiratorio provocati dal contatto con diserbanti aggressivi e contenenti arsenico. “Compito del convegno di domani – spiega il direttore regionale dell’Inali, Ferdinando Balzano – sarà quello di fare il punto sull’esposizione lavorativa attuale ad agenti cancerogeni e sull’andamento infortunistico nella nostra regione, documentato dal rapporto che presenteremo, al fine di stimolare ed indicare efficaci misure di prevenzione”.
Lascia un commento