“Non è partecipando a manifestazioni politiche, faziose e strumentali, che si risolveranno i problemi delle popolazioni che rappresentiamo”. Così i sindaci di otto Comuni del Cratere (Barete, Cagnano Amiterno, Capestrano, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Poggio Picenze e San Pio delle Camere) annunciano di non aderire alla manifestazione di domani ‘L’Aquila chiama Italià. “Condividiamo nel merito le motivazioni della manifestazione, che inizialmente era stata presentata come apolitica – spiegano – e naturalmente riteniamo di primaria importanza la ricostruzione del territorio, la ripresa economica, il sostegno ai lavoratori, la tutela sociale dei più deboli, la concessione di adeguate agevolazioni fiscali, la sospensione di mutui, la sospensione di prestiti e la realizzazione di tutte quelle azioni che possano consentire la rinascita della città dell’Aquila e di tutto il cratere. Siamo anche consapevoli di come per raggiungere tali finalità occorra la collaborazione di tutti i diversi attori della ricostruzione, nel rispetto delle Istituzioni e del ruolo di ognuno, attraverso il dialogo continuo e il lavoro quotidiano”. “Tuttavia – sottolineano – nel corso di questi ultimi giorni é emerso in tutta evidenza il chiaro connotato politico di ‘L’Aquila chiama Italià. La partecipazione di tutti i partiti della sinistra italiana, la passerella già annunciata di Vendola e Di Pietro, l’adesione alla manifestazione di diverse realtà, provenienti anche da fuori Regione, riconducibili all’area dell’estrema sinistra (Popolo viola, Amici di Beppe Grillo e No-Tav) lasciano presagire che si tratterà solo ed esclusivamente di una manifestazione sterile il cui vero intento é screditare il governo nazionale. La presenza in città di una troupe della trasmissione ‘Annozero’ si caratterizza sempre più come funzionale cassa di risonanza per le finalità meramente politiche della manifestazione piuttosto che legate ad un concreto e reale interesse alle criticità legate al post-sisma”. “In questo quadro – concludono i sindaci – la città dell’Aquila rischia di essere utilizzata soltanto come teatro e i problemi del nostro territorio come semplice pretesto per una iniziativa che, a causa della speculazione di una parte politica, rischia di apportare più danni che benefici all’intera collettività”.
8 sindaci non parteciperanno alla manifestazione ‘L’Aquila chiama Italia, corteo politico e strumentalizzato
“Non è partecipando a manifestazioni politiche, faziose e strumentali, che si risolveranno i problemi delle popolazioni che rappresentiamo”. Così i sindaci di otto Comuni del Cratere (Barete, Cagnano Amiterno, Capestrano, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Poggio Picenze e San Pio delle Camere) annunciano di non aderire alla manifestazione di domani ‘L’Aquila chiama Italià. “Condividiamo nel merito […]
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