Carlo Cericola, l’impreditore di Mozzagrogna arrestato ieri dalla Guardia di Finanza di Chieti per frode fiscale, si era aggiudicato qualche settimana fa l’appalto per la messa in sicurezza della discarica di Bussi. A confermare l’episodio è il Commissario Adriano Goio, il quale ha spiegato all’Ansa che la ditta di bonifiche ambientali che fa capo proprio a Cericola si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 15% sulla gara d’asta. Cericola, secondo quanto si è appreso dal commissario, avrebbe in precedenza effettuato alcuni lavori urgenti proprio sulla megadiscarica abusiva di rifiuti di Bussi su mandato della Procura pescarese. L’inchiesta della procura di Pescara guidata dal pm Anna Maria Mantini su Bussi ha ipotizzato reati quali avvelenamento delle acque; disastro doloso; commercio di sostanze contraffatte e adulterate; delitti colposi contro la salute pubblica; turbata libertà degli incanti; truffa. L’arresto di Cericola però non ha niente a che vedere con l’inchiesta di Bussi: le indagini che hanno prodotto ieri i provvedimenti cautelari sono state avviate oltre un anno fa, e hanno portato alla scoperta di un giro di fatture false per 2,5 milioni di euro. Il sistema fraudolento consisteva nell’emissione di false fatture da parte di società amministrate da prestanome, ma di fatto riconducibili a uno stesso soggetto che operava con apposita delega su tutti i conti intestati alle imprese
Bussi, arrestato per guai fiscali titolare lavori bonifica discarica
Carlo Cericola, l’impreditore di Mozzagrogna arrestato ieri dalla Guardia di Finanza di Chieti per frode fiscale, si era aggiudicato qualche settimana fa l’appalto per la messa in sicurezza della discarica di Bussi. A confermare l’episodio è il Commissario Adriano Goio, il quale ha spiegato all’Ansa che la ditta di bonifiche ambientali che fa capo proprio a […]
Lascia un commento