La Walchiria cavalca dalla Scala a Rai 5

Lo scorso 7 dicembre, dieci telecamere e cinquantasei microfoni sono serviti per trasmettere in diretta su Rai 5 Die Walkure (La Valchiria), di Richard Wagner, con la direzione di Daniel Barenboim e la regia di Guy Cassiers, opera inaugurale della nuova stagione della Scala, seguita in tv da 250.000 spettatori. Il nuovo canale del digitale […]

Lo scorso 7 dicembre, dieci telecamere e cinquantasei microfoni sono serviti per trasmettere in diretta su Rai 5 Die Walkure (La Valchiria), di Richard Wagner, con la direzione di Daniel Barenboim e la regia di Guy Cassiers, opera inaugurale della nuova stagione della Scala, seguita in tv da 250.000 spettatori. Il nuovo canale del digitale terrestre Rai, interamente dedicato all”’intrattenimento culturale”, inaugura così la propria offerta di grandi eventi in diretta. Canale televisivo semigeneralista gratuito, edito dalla RAI – Radiotelevisione Italiana, nato il 26 novembre 2010, ultimo giorno del passaggio al digitale terrestre in Lombardia, Rai 5 (sul canale 23), si occupa di cultura e ha preso il posto di Rai Extra, nonostante il suo logo continui ad alternarsi con quello del nuovo canale. Secondo quanto dichiarato, la programmazione comprenderà documentari, reportage, magazine, programmi di taglio entertainment seguendo itinerari alla scoperta delle culture e della cultura: territori e luoghi affascinanti, valori, tradizioni, tendenze, mode e costumi, stili di vita. Accuratezza, ritmo e leggerezza e vivacità saranno le modalità di trattamento di proposte televisive sempre spettacolari e coinvolgenti. Occorre ringraziare mamma Rai per l’opportunità avuta e la riprova che in tv si fa anche cultura. La prima milanese, a parte la solita cornice dorata con “par terre” di grandi nomi (il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il ministro del turismo Vittoria Brambilla, il sindaco di Milano Letizia Moratti, ma anche Giorgio Forattini, Inge Feltrinelli e Valeria Marini), è servita da palcoscenico per la protesta dei lavoratori e gli artisti del mondo dello spettacolo, , tra i quali Paolo Rossi, Bebo Storti e Toni Servillo, impegnati a protestare contro i tagli indiscriminati alla cultura. RaiTrade, inoltre, ha anche curato l’emissione del concerto, con diretta dalle 17, su Radio3, e la proiezione dello stesso sia su un maxischermo nella Galleria Vittorio Emanuele che in 90 sale cinematografio che distribuite in Italia e nel mondo (ad esempio a Sofia e Mosca). La stagione Microcinema, network digitale di RaiTrade, proseguirà il 20 gennaio, con la diretta, sempre dalla Scala, del dittico “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni e “Pagliacci”, di Ruggero Leoncavallo, per la direzione di Daniel Hardinge e la regia di Mario Martone. Altra novità della prima scaligera riguarda le emissioni di CO2, interamente azzerate dall’energia eolica prodotta dagli impianti di Edison, il che ha reso la Scala il primo teatro d’Italia e d’Europa a rendere ecosostenibile una rappresentazione così come, nel 1883, è stato il primo teatro dell’Europa continentale a essere illuminato da energia elettrica. Il meccanismo che ha permesso la compensazione delle emissioni della serata, prevede che Edison, attraverso il sistema dei VER (Verified Emission Reduction), acquisti una quantità di crediti di emissione di anidride carbonica pari a quella che saranno generati dalla Prima del 7 dicembre. L’attività di compensazione è stata resa ancora più efficace da un’opera di riforestazione con pini neri nell’area di Mistretta (Messina), dove è in funzione un parco eolico Edison da 30 MW di potenza. Richard Wagner aveva 32 anni quando si occupò per la prima volta della saga dei Nibelunghi (era il 1845), e quando terminò la partitura del Crepuscolo degli dei stava ormai per compiere 61 anni. Il lungo intervallo di tempo della stesura dei primi versi (1848) fino alla strumentazione dell’ultima pagina della partitura non solo spiega certe divergenze di stile musicale ma chiarisce anche il mutamento della concezione di base originaria. Così Wotan acquisisce gradualmente un maggior significato nei confronti di Siegfried, divenendo la figura centrale del ciclo drammatico. Il titolo dell’ultima “giornata” della Tetralogia (definita dallo stesso compositore Una sagra scenica in un prologo e tre giornate), il quale era originariamente “Morte di Siegfried”, viene infine modificato in quello di Crepuscolo degli dei. L’epopea eroica ideata all’inizio da Wagner finisce per offuscarsi nella fatale tragedia di Wotan. Tuttavia la figura del signore degli dei rimane ambigua, e non attinge la radiosa, travolgente energia di Siegfried. E ciò trova puntuale riscontro anche nella qualità espressiva della musica. Wagner riserva la Marcia funebre non agli dei, ma a Siegfried, l’eroe caduto, e accompagna il crollo del Walhalla con il motivo della redenzione, risuonato per la prima volta nel terzo atto della Walkiria, nel dialogo tra Sieglinde e Brunnhilde. Wagner trasse l’argomento della Walkiria dalla saga dei Welsunghi, elaborandolo nella sua visione poetica in una nuova vicenda mitica. Il testo dell’Anello wagneriano non è una ripetizione epigonale dell’argomento dei Nibelunghi, ma un’originale creazione poetica nella quale il materiale preesistente viene trasformato per divenire un’acquisizione attuale. La speranza vagheggiata da Herder di una “saga delle saghe”, nella quale confluissero singoli elementi mitici per dar vita a una nuova Odissea, trova qui il suo compimento. Anche per “La Walkiria” Wagner riutilizza come fonte l’epica nordica della “Wolsungsaga” e dell’“Edda” antica e moderna. La scelta del mito consente al drammaturgo di liberarsi delle convenzioni del teatro contemporaneo, che ormai tendeva a forme di verosimiglianza realistica, e di ripristinare piuttosto un’aurea sacrale per la scena, con protagonisti di alto rango e di animo superiore, coinvolti in grandiosi conflitti. Non a caso nella “Walkiria” si possono rintracciare anche elementi propri dell’epica mediterranea: la stessa protagonista, in quanto vergine guerriera, ha evidenti somiglianze con la figura dell’amazzone, il fatto che Wotan debba sottostare a costrizioni inaggirabili rimanda al rapporto degli dei greci col potere dominante del fato. Altra analogia si ravvisa nel sostegno o nella persecuzione che un dio può esercitare contro esponenti di stirpi subordinate. Da notare l’articolato trattamento dei personaggi. Siegmund e Sieglinde sono delineati con una psicologia elementare, piú vicina alla maniera antica; l’uno è il tipico eroe senza macchia e senza paura, l’altra non va al di lá del ruolo patetico attribuito al personaggio femminile. Di ben altro spessore sono i due veri protagonisti, Wotan e Brunhilde, che campeggiano nel II e III atto, l’uno calato in complesse meditazioni, l’altra volitiva e generosa fino al sacrificio. Probabilmente Wagner deve aver ritenuto che il tipo di narrazione che egli intendeva proporre mal si sarebbe adattata ai canoni dell’opera di stampo italiano (sinfonia, recitativo, arie, cori, etc.). La melassa musicale che accompagna lo sviluppo della “Walkiria” ha lo scopo di creare un mondo, un continuum spazio-temporale-musicale, nel quale si è costretti a calarsi e a permanere dall’inizio alla fine, dal quale non è possibile estrapolare singoli brani (a parte le introduzioni strumentali ai tre atti). In questo senso, il suo teatro musicale è estremamente moderno, perché viceversa non c’è nulla di piú ridicolo e stucchevole, nelle rappresentazioni contemporanee di opere ottocentesche, dell’applauso del pubblico che scatta nel bel mezzo dell’opera dopo un brano canoro particolarmente famoso. La Walchiria era già stata rappresentata a La Scala nel 1974 e nel ’94, quest’ultima edizione diretta da luca Ronconi, con sul podio Riccardo Muti e protagonista Placido Domingo.

Carlo Di Stanislao

3 risposte a “La Walchiria cavalca dalla Scala a Rai 5”

  1. Paolo ha detto:

    La registrazione della “Valchiria” verrà replicata nei prossimi giorni? Se sì quando?

  2. Carla ha detto:

    Anch’io chiedevo la stessa cosa. E’ prevista una replica?

  3. Carla ha detto:

    Anch’io chiedo se è prevista una replica.

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