In Italia, 1 farmaco acquistato su 2 é equivalente o generico, ciò significa che il principio attivo non è più protetto da brevetto perché scaduto o che ha lo stesso effetto di un medicinale tradizionale. Questi farmaci, in genere, sono venduti ad un prezzo più basso rispetto a quello tradizionale. E’ quanto emerge dal Rapporto Osmed dell’Istituto Superiore di Sanità per i primi 10 mesi del 2010. “La diffusione dei farmaci equivalenti – ha detto Roberto Raschetti, epidemiologo e coordinatore del rapporto – è arrivata ormai al 50%, con punte di presenza anche maggiori al Nord”. Nelle Regioni settentrionali, infatti, la percentuale è del 51,8%, al Centro è del 51,2%, mentre al Sud la diffusione è ferma al 48%. I primi tre principi attivi più prescritti sono il lansoprazolo, l’omeoprazolo e il pantoprazolo tutti farmaci specifici dell’apparato gastrointestinale.
Farmaci: 1 medicina su 2 e’ generico o equivalente
In Italia, 1 farmaco acquistato su 2 é equivalente o generico, ciò significa che il principio attivo non è più protetto da brevetto perché scaduto o che ha lo stesso effetto di un medicinale tradizionale. Questi farmaci, in genere, sono venduti ad un prezzo più basso rispetto a quello tradizionale. E’ quanto emerge dal Rapporto […]
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