La riforma della riscossione locale, in calendario dal prossimo 1 gennaio, potrebbe slittare con il decreto ‘milleproroghe’: è quanto scrive il ‘Sole 24 Ore’ che nell’edizione odierna afferma che il nuovo sistema, che avrebbe imposto ai Comuni la gestione diretta della raccolta delle tasse o l’affidamento con gara, è candidato a rientrare tra i provvedimenti candidati a finire nel decreto di fine anno. A determinare lo slittamento sono i troppi nodi irrisolti segnalati nelle settimane scorse da Anci, Upi e Ascotributi Locali, e che ostacolano ancora l’avvio di una concorrenza vera nel settore. In particolare, “una disparità di poteri nell’accesso ai dati e nell’esecuzione rispetto a Equitalia, che continua a essere l’unico soggetto che può utilizzare il ruolo, mentre agli altri soggetti è lasciata la ‘vecchia’ ingiunzione”.
In ogni caso le sorti del decreto mille proroghe sono legate a doppio filo all’esito del voto di fiducia di oggi. Anche se – scrive il Sole – l’obiettivo del governo, comunque vada a finire in Parlamento, è quello di chiudere prima di Natale, con l’ipotesi di licenziare il decreto già venerdì prossimo. (gp)
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