Wikileaks: Assange torna in aula a Londra. Usa, censura web Italia e’ un precedente per Cina

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, arrestato a Londra il 7 dicembre, torna in aula oggi per continuare la sua battaglia contro l’estradizione in Svezia. Non è ancora chiaro che piega prenderà il caso giudiziario in cui è coinvolto il capo di Wikileaks, che si dice innocente delle accuse di stupro e molestie rivoltegli da due donne. E’ molto difficile, che […]

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, arrestato a Londra il 7 dicembre, torna in aula oggi per continuare la sua battaglia contro l’estradizione in Svezia. Non è ancora chiaro che piega prenderà il caso giudiziario in cui è coinvolto il capo di Wikileaks, che si dice innocente delle accuse di stupro e molestie rivoltegli da due donne. E’ molto difficile, che la corte si pronunci oggi sull’estradizione. Si tornerà invece sulla questione della libertà su cauzione.
La legge sul web voluta dal governo italiano, la cosiddetta legge Romani, dello scorso marzo, “sembra essere scritta per dare all’esecutivo margine di manovra per bloccare o censurare i contenuti internet”: lo si legge in un dispaccio del 3 febbraio 2010 siglato dall’ambasciatore Usa a Roma, David Thorne, e pubblicato da El Pais. “Questa legge – è scritto – rappresenterebbe un precedente per nazioni come la Cina che copierebbero o citerebbero questa ‘giustificazione’ per il giro di vite sulla libertà di parola”.

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