Dopo una settimana in prigione Julian Assange ha ottenuto ieri dalla magistratura britannica la libertà su cauzione, ma è stato subito riportato in cella perché la Svezia ha presentato appello. Una nuova udienza è stata fissata entro 48 ore. Nel frattempo resterà in prigione. Una volta uscito, Assange sarà sottoposto a diverse restrizioni, e dovrà risiedere nella casa di campagna del fondatore del club dove aveva alloggiato in incognito prima dell’arresto.
L’Aeronautica militare americana ha annunciato di aver bloccato ai suoi dipendenti l’accesso a siti internet, inclusi quelli del New York Times e del britannico Guardian, che hanno messo online i documenti resi pubblici da Wikileaks. Una portavoce al Comando in Colorado, ha dichiarato che l’accesso ad almeno 25 siti, fra cui anche quelli dello Spiegel, di Le Monde e di El Pais, è stato negato ai dipendenti i cui computer sono connessi alla rete informatica dell’Aeronautica.
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