Un paese moderno deve avere un deposito per le scorie nucleari, che è la prima cosa che deve essere decisa quando si parla di energia nucleare: lo ha detto a Bruxelles il commissario dell’Enea, Giuseppe Lelli, in un briefing sull’atomo in Italia organizzato da Foratom, che rappresenta circa 800 aziende del settore. Lelli ha auspicato che l’Italia si doti di un deposito di questo tipo “entro pochi mesi”. “Diamo per scontato – ha detto il commissario dell’Enea – che il deposito debba avere la priorità e quindi sia la prima cosa ad essere decisa”. Per individuare l’area dove collocare il deposito di superficie delle scorie nucleari, ma anche i siti degli otto impianti da 1.650 MW programmati dal governo, però “dobbiamo convincere la popolazione – ha spiegato Lelli – dicendo tutta la verità”. Quanto alla possibile tabella di marcia, presupponendo che non ci siano cambi di rotta a livello politico, Lelli considera realistica la posa della prima pietra di un impianto nucleare in Italia non prima del 2015, con un avvio della produzione di energia dal 2020 o anche oltre. Il costo fra i 6 e gli 8 miliardi di euro a impianto per ora rimane solo una stima, perché “il prezzo finale ora non si può sapere”, variando a seconda del mercato, del tipo di impianto, del sito scelto e di altri fattori. Intanto, “nel giro di poche settimane” Enea attende la messa a punto di un altro tassello: “la strategia nucleare italiana” su proposta del ministero dello Sviluppo economico.
Lelli(Enea), l’Italia si deve dotare di un deposito per le scorie nucleari
Un paese moderno deve avere un deposito per le scorie nucleari, che è la prima cosa che deve essere decisa quando si parla di energia nucleare: lo ha detto a Bruxelles il commissario dell’Enea, Giuseppe Lelli, in un briefing sull’atomo in Italia organizzato da Foratom, che rappresenta circa 800 aziende del settore. Lelli ha auspicato che […]
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