La Corea del Sud ha lanciato oggi delle esercitazioni balistiche nell’area contesa di Yeonpyeong , malgrado le minacce di guerra da Pyongyang, dopo che una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu non è riuscita a concordare un modo per risolvere la crisi. I militari sudcoreani hanno confermato che le esercitazioni, rinviate dallo scorso fine settimana, sono iniziate alle 6,30 ora italiana. I colpi di artiglieria sono rimbombati dalle zone dell’isola dove si svolgono le esercitazioni. La Corea del Nord ha ammonito la settimana scorsa che avrebbe colpito anche più duramente se le prossime esercitazioni si fossero svolte. Cina e Russia hanno esortato Seoul a non svolgere le esercitazioni, mentre gli Stati Uniti hanno difeso il diritto della Corea del Sud a farle. In realtà, ci ricorda Il Corriere, le manovre sono durate solo due ore, causa la nebbia, ma si sono svolte con proiettili veri, nei pressi dell’isola di Yeonpyeong, attaccata il mese scorso dalla Corea del nord. Intanto l’inviato statunitense Bill Richardson ha convinto il regime di Pyongyang ad accettare il ritorno degli ispettori dell’Onu negli impianti nucleari. Secondo la Cnn, la Corea del nord ha anche accettato di considerare la proposta di una commissione militare mista tra le due Coree e gli Stati Uniti. I dirigenti nordcoreani avrebbero anche affermato che “prenderanno in considerazione” la proposta di Richardson, governatore del New Mexico, di istituire una «linea rossa» per le consultazioni tra le due Coree in caso di crisi. E le tensioni crescenti in Corea, unite all’attesa di volumi sottili in vista dell’avvicinarsi delle vacanze di fine anno firmano, hanno determinato, come ricorda Finanzaonline, un avvio debole per l’azionario europeo. Piazza Affari ha aperto in terreno positivo la seduta, ma gli indici si muovono però con cautela: il Ftse Mib sale dello 0,04% a 20.076 punti e il Ftse All Share dello 0,04% a 20.814 punti. Il won è sceso di oltre l’1% , toccando il punto più basso delle ultime quattro settimane sul dollaro e i titoli azionari a loro volta sono in calo dell’1% nelle prime contrattazioni. Alla fine saranno le solite ragioni economiche a scongiurare un conflitto estremamente pericoloso in un area calda del nostro pianeta.
Carlo Di Stanislao
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