In occasione dei duecento anni dalla nascita di Cavour e nell’ambito delle manifestazioni celebrative del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Biblioteca della Camera dei Deputati dedica a Camillo Benso, conte di Cavour, una mostra di libri, periodici, stampe e manoscritti.L’esposizione, inaugurata giovedì 16 dicembre dalla Vicepresidente della Camera Rosy Bindi, è visitabile dal pubblico fino al 29 gennaio 2011, con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 10-18, sabato ore 10-12,30. Ingresso da via del Seminario 76.
Nel corridoio degli Atti parlamentari e nel corridoio monumentale del secolo piano, sono esposti materiali documentari e iconografici che illustrano nella sua interezza il percorso biografico e politico dello statista piemontese, dagli anni della formazione, alla sua attività come deputato, ministro e Presidente del Consiglio fino alla sua prematura scomparsa. I materiali esposti, quasi tutti appartenenti alle collezioni della Biblioteca della Camera, comprendono, tra l’altro, lettere autografe, documenti e atti parlamentari, rari opuscoli politici ottocenteschi, alcune importanti carte geografiche militari ed una serie di periodici d’epoca, tra cui diverse riviste di satira politica. Ampio spazio è riservato al contesto politico ed internazionale in cui Cavour si trovò ad operare ed alla celebrazione della sua figura nel contesto dell’Italia unita
Dal Piemonte all’Italia unita – Cavour a duecento anni dalla nascita
In occasione dei duecento anni dalla nascita di Cavour e nell’ambito delle manifestazioni celebrative del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Biblioteca della Camera dei Deputati dedica a Camillo Benso, conte di Cavour, una mostra di libri, periodici, stampe e manoscritti.L’esposizione, inaugurata giovedì 16 dicembre dalla Vicepresidente della Camera Rosy Bindi, è visitabile dal pubblico fino al […]
I guai del Sud cominciarono con il massone Cavour,il quale obbediente agli ordini provenienti dalle logge inglesi e francesi mosse alla conquista del Sud. era l’unico modo per il Piemonte di poter pagare l’enorme debito con quegli Stati,parzialmente compensato dalla “vendita” di Nizza e Savoia alla Francia. Inneggiare ad un delinquente simile è la cosa peggiore che ogni cittadino del Sud possa fare