Il primo dono di Natale il ministro Gelmini quest’anno lo ha avuto in anticipo. Il Parlamento oggi le ha regalato una riforma, quella dell’università, che ha avuto una gestazione di due anni e mezzo e per la quale la titolare del dicastero di viale Trastevere si è spesa molto. Il restyling degli atenei è passato con 161 voti a favore, 98 contro e 6 astensioni. “Credo – ha detto – che oggi sia una bella giornata per il Paese e per l’università italiana, perché viene archiviata definitivamente la cultura falsamente egualitaria del ’68”.
Universita’: la riforma e’ legge. Gelmini, bella giornata per il Paese
Il primo dono di Natale il ministro Gelmini quest’anno lo ha avuto in anticipo. Il Parlamento oggi le ha regalato una riforma, quella dell’università, che ha avuto una gestazione di due anni e mezzo e per la quale la titolare del dicastero di viale Trastevere si è spesa molto. Il restyling degli atenei è passato con 161 voti a favore, […]
Complimenti ministro e ne son felice ancora di più per i ragazzi ai quali sarebbe opportuno suggerire di non paragonarsi ai padri, ma piuttosto ai nonni. Se si documentassero in tal senso scoprirebbero che anche allora era durissimo raggiungere una certa sicurezza (se non in qualche modo ingiustamente protetti) e che si davano per scontati a seconda dei mestieri e professioni anni e anni di apprendistato o praticandato non remunerati. Noterebbero inoltre che non esisteva l’immigrazione e non accadeva che migliaia di posti di lavoro rimanessero vacanti come ora accade. Si accorgerebbero che una visione settoriale nel tempo e nello spazio non offre un giusto metro di giudizio. E forse non guasta aggiungere, anche se non del tutto a proposito, che non esisteva la spropositata offerta consumistica che c’è oggi e che ci fa sentire tutti molto impoveriti. Molto ho apprezzato la contestazione pacifica e spero proprio che non abbia più a succedere che civilissimi giovani si facciano intrappolare dai soliti rappresentanti della vecchia e inutile mentalità distruttiva anarcoide.Ogni pubblico bene distrutto,così ogni bene privato, costituisce un’offesa al lavoro di singoli e al rispetto del risparmio di tutti.Tuttavia ritengo necessaria la continuità del dialogo tra i cittadini e il Governo, e in questo caso specialmente tra gli studenti e il Paese.