Luci ed ombre nell’anno che sta per concludersi, secondo il Wwf Abruzzo. Il 2010, anno della Biodiversità, si è però chiuso con una bella notizia che arriva dall’Oasi Wwf Riserva regionale Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi (L’Aquila), dove l’opera di censimento delle piante, ha segnalato l’esistenza di 806 entità, di cui ben 6 per la prima volta nella nostra Regione. La ricerca è durata tre anni, ed è stata condotta da Fabio Conti e Daniela Tinti dell’Università di Camerino (Macerata). Importanti risultati, hanno spiegato questa mattina in conferenza stampa il presidente del Wwf Abruzzo Camilla Crisante e il consigliere nazionale Dante Caserta, sono stati raggiunti anche nelle altre oasi. In quella dei Calanchi di Atri (Teramo) ha nidificato per la prima volta il Martin Pescatore, specie tutelata a livello comunitario. Importante anche la ricolonizzazione del capriolo. Nell’Oasi di Rio Verde a Borrello (Chieti) si sono superati i 15 mila visitatori. Importante poi lo studio sui licheni (importanti indicatori biologici) condotto in collaborazione con l’Istituto Mario Negri Sud. Nell’Oasi delle Sorgenti del Pescara di Popoli (Pescara) da segnalare poi l’importante nidificazione di diverse coppie di Airone. Ottimi risultati sono stati raggiunti anche nelle Oasi Wwf del Lago di Penne (Pescara), in quella del Lago di Serranella (Chieti) e nell’Oasi della Diga di Alanno (Pescara). “Questi risultati – ha detto la presidente del Wwf, Camilla Crisante – dimostrano come l’Abruzzo abbia una grande valenza ambientalista. I problemi non mancano, ma le tante iniziative portate a termine nel 2010 hanno dimostrato che anche in Abruzzo é importante contribuire alla biodiversità”. Dante Caserta ha parlato poi delle emergenze presenti nella nostra Regione: “In Abruzzo ci sono livelli di inquinamento inaspettati con 1190 siti da bonificare e censiti dalla Regione Abruzzo. Sulla caccia la regione Abruzzo – ha proseguito Caserta – è stata smentita dallo stesso Governo, ed è stato gravissimo il ricorso alla legge regionale per varare un calendario venatorio che ha reso inadempiente la Regione rispetto alle norme comunitarie in materia di tutela faunistica”. Importante per il Wwf anche la tutela dell’orso: “L’Orso marsicano – ha concluso Caserta – è ormai ridotto a poche decine di esemplari. Per questo vogliamo lanciare un appello affinché la Regione Abruzzo attui sin da ora il Patom (Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano), lo strumento di conservazione della specie che si è adottato a livello nazionale, cominciando con l’istituire le zone contigue attorno ai parchi previste dalla Legge del 1991. La Regione Molise lo ha già fatto. L’Abruzzo no”.
Wwf, grandi risultati ma anche gravi problemi
Luci ed ombre nell’anno che sta per concludersi, secondo il Wwf Abruzzo. Il 2010, anno della Biodiversità, si è però chiuso con una bella notizia che arriva dall’Oasi Wwf Riserva regionale Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi (L’Aquila), dove l’opera di censimento delle piante, ha segnalato l’esistenza di 806 entità, di cui ben 6 […]
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