Il 20 gennaio scatterà la cassa integrazione per nove dipendenti a tempo indeterminato di Soget SpA. L’amministrazione Brucchi non avrebbe più intenzione di rinnovare la riscossione dei tributi e questo crea enormi difficoltà ai dipendenti Soget della Provincia di Teramo. Si è cominciato prima togliendo alla suddetta società la gestione della riscossione della TIA e successivamente si è continuato togliendo alla stessa la gestione delle contravvenzioni rilevate dal Comando di Polizia Municipale del Comune di Teramo. Azienda e sindacati, bilateralmente, avrebbero iniziato a far circolare voci incontrollate.
Si parla di licenziamenti e mobilità. C’è la crisi no? Inizia il panico, prima silenzioso poi incontrollato. Alcuni, incauti, alzano la voce. Cercano di fare proseliti, ma sono soli, divisi. Del resto non dovrebbero essere i sindacati a opporsi a un licenziamento? E invece gli ‘esuberanti’, come vengono definiti dalla talpa interna, sono a rodersi il fegato
Il risultato è quello che i 30 dipendenti impiegati della Soget nella Provincia di Teramo si avvicinano a grandi passi verso la perdita del posto di lavoro. Soget, dal canto suo, ha già trovato un accordo con i sindacati per la messa in CIG di 9 dipendenti, giusto per cominciare, la parola è esubero con 13 settimane di aiuti statali.
Detto accordo presenta molte perplessità, visto che attualmente in Soget sono impiegati molti con contratto a termine con la seguente causale: “un notevole incremento delle attività lavorative, in modo particolare nel reparto esecutivo e in particolare in quello delle procedure mobiliari…”
L’accordo di CIG in deroga è stato firmato il 17/12/2010. Il 01/12/2010 l’azienda Soget ha prorogato i contratti a termine che riportano la suddetta motivazione. Il caso assume contorni poco chiari, ed è giusto chiedersi che cosa si nasconde dietro questa operazione? Le cavie ignare delle nuove politiche industriali sono i dipendenti.
S.R.
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