Non è escluso che la sentenza di lapidazione per Sakineh Mohammadi-Ashtiani, già sospesa nel luglio scorso, possa essere annullata. Lo ha affermato oggi il capo dell’apparato giudiziario della provincia dell’Azerbaigian dell’Est, Malek Ajdar Sharifi.
Sakineh deve essere ancora giudicata per complicità nell’omicidio del marito. Intanto la donna ha accusato i media occidentali di avere strumentalizzato politicamente, e così complicato, il suo caso e ha annunciato querela contro i due giornalisti tedeschi della Bild in carcere. Appello in Germania per la loro liberazione, mentre per il filosofo francese Levy la donna è manipolata dal regime.
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