Elisa Claps provò a difendersi dal suo assassino. Tentò, senza successo, di disarmarlo, ferendosi alle mani. E proprio quelle mani, oggi, forniscono nuovi preziosi indizi: due strutture pilifere, forse dei capelli, che per l’accusa potrebbero incastrare definitivamente l’assassino, ammesso che non appartengano alla vittima. E’ certo, a questo punto, invece, che chi uccise Elisa le tagliò ben 8 ciocche di capelli, usando presumibilmente delle forbici. Dalla perizia di Cristina Cattaneo, depositata alla Procura di Salerno, emergono nuovi indizi che rendono più chiara la dinamica del delitto della ragazza scomparsa 17 anni fa e il cui corpo è stato ritrovato nel sottotetto della chiesa della SS. Trinità a Potenza.
Elisa Claps tento’ di disarmare killer, indizi nelle mani
Elisa Claps provò a difendersi dal suo assassino. Tentò, senza successo, di disarmarlo, ferendosi alle mani. E proprio quelle mani, oggi, forniscono nuovi preziosi indizi: due strutture pilifere, forse dei capelli, che per l’accusa potrebbero incastrare definitivamente l’assassino, ammesso che non appartengano alla vittima. E’ certo, a questo punto, invece, che chi uccise Elisa le tagliò ben 8 ciocche di capelli, […]
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