Il Maghreb è una polveriera per le proteste contro l’aumento dei prezzi dei beni alimentari. Gli incidenti più sanguinosi si registrano ora in Tunisia, soprattutto a Tala e Kasserine, dove la Polizia ha sparato contro i manifestanti: sono almeno 50 i morti secondo la radio tunisina ‘Kalima’. Dall’opposizione un appello al presidente Zine Abidine Ben Ali affinché dia alla polizia l’ordine di non sparare più. Le proteste sono iniziate prima di Natale, ma il regime del presidente Zine al-Abidine Ben Ali, il più autoritario del Nord Africa secondo solo a quello di Gheddafi, ha impedito il lavoro dei giornalisti e le notizie e le immagini sono filtrate con il contagocce. Continuano le violenze inAlgeria. Si teme l’effetto contagio in tutto il Nord Africa.
Tunisia in rivolta, 50 manifestanti uccisi
Il Maghreb è una polveriera per le proteste contro l’aumento dei prezzi dei beni alimentari. Gli incidenti più sanguinosi si registrano ora in Tunisia, soprattutto a Tala e Kasserine, dove la Polizia ha sparato contro i manifestanti: sono almeno 50 i morti secondo la radio tunisina ‘Kalima’. Dall’opposizione un appello al presidente Zine Abidine Ben […]
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