Via tutte le deleghe, di assessori e consiglieri. Il rimpasto di atteso da mesi in Campidoglio, prende le sembianze di un vero e proprio terremoto. Il sindaco Gianni Alemanno decide per la soluzione più drastica: mettere in discussione ogni singola poltrona per concludere “una prima fase” del governo di Roma e rilanciare la propria azione. E mentre il Pd chiede una soluzione ancor più drastica, con le dimissioni del sindaco,
oggi partono le consultazioni per la nuova giunta, che saranno condotte da Alemanno. Un responso dovrebbe arrivare giovedì 13.
“Obiettivo del sindaco – rende noto il portavoce Simone Turbolente – è quello di nominare i nuovi assessori e i nuovi consiglieri delegati entro giovedì 13 gennaio. E per giungere a questo obiettivo il sindaco ha chiesto al vicesindaco Mauro Cutrufo, all`on. Alfredo Antoniozzi e al capogruppo del Pdl Luca Gramazio, oltre ai vertici del PdL, di affiancarlo nelle consultazioni e nelle valutazioni”. ”Si è conclusa una prima fase del governo comunale – dice in una nota Alemanno- che ha ottenuto importanti risultati come l’approvazione del piano di rientro dal debito ereditato dalle precedenti amministrazioni, l’avvio della trasformazione del Comune in Roma Capitale e la definizione dei progetti più importanti del Piano Strategico di Sviluppo”. ”Ora – prosegue il sindaco – è necessario lavorare per fare in modo che questi progetti e i nuovi poteri di Roma Capitale vengano rapidamente calati sul territorio con una grande attenzione alla qualità della vita dei cittadini e dei
quartieri”.
”Per questo motivo è necessario avviare un cambiamento della giunta – aggiunge Alemanno – che fissi per ogni assessore, le deleghe, gli obiettivi prioritari, secondo un preciso ‘cronoprogramma’ e le regole politiche che garantiscano la piena sintonia con le categorie sociali e produttive della città. ”Tutto questo – conclude – in vista della riunione degli Stati generali della città convocati per il 9 e 10 febbraio presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur e in cui sarà presentato il piano strategico di sviluppo e il Comitato promotore della candidatura alle Olimpiadi del 2020”.
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