Mentre il Queensland, dopo la piena di dimensioni inferiori al previsto, della notte scorsa, tira un respiro di sollievo, in Brasile la situazione si fa rapidamente disastrosa, con già 275 morti e situazione criticissima nella regione montana di Serrana, nello stato di Rio de Janeiro, a causa di piogge torrenziali che hanno creato in breve una vera apocalisse. La città più colpita risulta essere Teresopolis, dove il numero delle vittime ha toccato quota 130. Qui in 24 ore sono cadute piogge che normalmente si registrano in un intero mese, piogge torrenziali da diluvio biblico. A Nuova Friburgo i morti sono stati sin’ora 107. Per il momento gli sfollati sono almeno 1.900. Il ministro della difesa Nelson Jobim ha dichiarato: “In alcuni punti sembra uno scenario di guerra. Quello che abbiamo visto è un panorama desolante, provocato dalla violenza dell’acqua e dalle frane delle colline, che hanno fatto morti e danni gravi alle strade, le abitazioni e le infrastrutture della zona. Delle aree che abbiamo sorvolato intorno ai municipi di Petropolis, Teresopolis e Nova Friburgo, riteniamo che la situazione peggiore sia quella di quest’ultimo centro. Molte zone rurali di Nova Friburgo sono rimaste isolate. In questa prima fase punterà soprattutto a dare più rapidità e agevolare l’arrivo degli aiuti e l’avvio della ricostruzione.“Intanto monta la rabbia e le critiche si fanno spazio anche tra le parole del ministro dell’ambiente dello stato di Rio, Carlos Minc, che punta il dito contro i prefetti e la loro incapacità di gestire l’emergenza. La presidente Rousseff ha sbloccato aiuti per 500 mln di dollari e oggi sorvolerà la zona disastrata. Quartieri sommersi anche a San Paolo. La Farnesina ha comunicato che per ora nessun italiano è coinvolto nel disastro.
Carlo Di Stanislao
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