La mafia potrebbe essere “tra i principali beneficiari” della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, che comunque “servirà a poco senza massicci investimenti in strade e ferrovie” in Sicilia e Calabria. I politici italiani? “Fanno poco” nella lotta al crimine organizzato, mentre la Chiesa cattolica deve “cooperare di più”. E’ l’analisi del diplomatico americano J. Patrick Truhn, console generale a Napoli, contenuta in cinque dispacci datati tra il 2008 e il 2009 e pubblicati da Wikileaks. Il diplomatico cita anche Roberto Saviano.
Come riporta in un articolo “TgCom”, il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, “ha poco tempo per i funzionari stranieri”, e come presidente della Provincia di Catania ha concesso “solo una telefonata di 5 minuti” con il console generale Usa a Napoli, mentre da presidente ha rifiutato di “ricevere sia l’ambasciatore Ronald Spogli che il personale diplomatico di Palermo”, scrive Thrun.
Il ponte sullo Stretto “servirà a poco senza massicci investimenti in strade e infrastrutture in Sicilia e Calabria”, scrive ancora Truhn, che analizza la situazione in Sicilia dopo lo scontro politico tra Raffaele Lombardo e “il partito del premier Silvio Berlusconi”. Su www.tgcom.mediaset.it, si continua a leggere che la maggiore sfida allo sviluppo economico in Sicilia rimane la mafia, che potrebbe ben essere il principale beneficiario se il ponte sullo Stretto di Messina, di cui si parla da secoli, venisse eventualmente costruito. Il ‘grandstanding’ (teatrino) politico – scrive ancora il diplomatico – ha bloccato una operazione di trivellazione per gas lo scorso anno e “minaccia di rinviare un importante sistema di comunicazione satellitare della Marina statunitense”, si legge nel dispaccio.
Come riporta in un articolo “TgCom”, il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, “ha poco tempo per i funzionari stranieri”, e come presidente della Provincia di Catania ha concesso “solo una telefonata di 5 minuti” con il console generale Usa a Napoli, mentre da presidente ha rifiutato di “ricevere sia l’ambasciatore Ronald Spogli che il personale diplomatico di Palermo”, scrive Thrun.
Il ponte sullo Stretto “servirà a poco senza massicci investimenti in strade e infrastrutture in Sicilia e Calabria”, scrive ancora Truhn, che analizza la situazione in Sicilia dopo lo scontro politico tra Raffaele Lombardo e “il partito del premier Silvio Berlusconi”. Su www.tgcom.mediaset.it, si continua a leggere che la maggiore sfida allo sviluppo economico in Sicilia rimane la mafia, che potrebbe ben essere il principale beneficiario se il ponte sullo Stretto di Messina, di cui si parla da secoli, venisse eventualmente costruito. Il ‘grandstanding’ (teatrino) politico – scrive ancora il diplomatico – ha bloccato una operazione di trivellazione per gas lo scorso anno e “minaccia di rinviare un importante sistema di comunicazione satellitare della Marina statunitense”, si legge nel dispaccio.
non c’era bisogno lo dicesse lui !!!
Tristemente vero! Solo gli amoericani potrebbero meravigliarsi!