Isolatori sismici per Progetto Case, sei indagati

La procura dell’Aquila ha indagato sei persone nell’ambito dell’inchiesta relativa agli isolatori sismici usati nella realizzazione dei circa 4.500 alloggi del progetto C.a.s.e, dove dopo il terremoto del 6 aprile 2009 vivono oltre 15mila persone. L’ipotesi di reato contestata è quella di turbativa d’asta. Sotto inchiesta, tra gli altri, sono finiti due alti dirigenti della […]

La procura dell’Aquila ha indagato sei persone nell’ambito dell’inchiesta relativa agli isolatori sismici usati nella realizzazione dei circa 4.500 alloggi del progetto C.a.s.e, dove dopo il terremoto del 6 aprile 2009 vivono oltre 15mila persone. L’ipotesi di reato contestata è quella di turbativa d’asta. Sotto inchiesta, tra gli altri, sono finiti due alti dirigenti della protezione civile nazionale, per i quali è ipotizzata anche la frode nella esecuzione di pubbliche forniture. Sono Mauro Dolce – in qualità di responsabile unico del procedimento per il progetto C.a.s.e. per conto della protezione civile, e Gian Michele Calvi, direttore dei lavori del progetto C.a.s.e.. Coinvolti anche i rappresentanti legali delle ditte fornitrici che sono Alga Spa e Fip. Si tratta di Michel Bruno Dupety, presidente del consiglio d’amministrazione della Alga spa, Agostino Marioni, amministratore della stessa azienda, Donatella Chiarotto, presidente della Fip, e Mauro Scaramuzza, dirigente della stessa Fip. L’inchiesta sull’appalto da 13 milioni di euro è scattata in seguito ad un esposto della Tis, una ditta esclusa dalla fornitura. Appena due giorni fa, la procura della repubblica aveva smentito le indagini sui vertici della protezione civile nazionale facendo capire che l’inchiesta era ancora contro ignoti: poi, il 13 gennaio scorso il Pm Fabio Picuti ha chiesto l’incidente probatorio per chiarire tecnicamente la vicenda, di conseguenza ai 6 presunti responsabili è stata recapitata l’istanza e l’ufficializzazione della condizione di indagati. Secondo la procura, la Alga spa avrebbe fornito 4896 isolatori privi, al momento della consegna, dei certificati di omologazione e qualificazione del servizio del consiglio superiore dei Lavori pubblici e delle protezioni da umidità e polvere. La Fip, invece, avrebbe fornito isolatori a pendolo privi di omologazione. Calvi e Dolce avrebbero omesso i controlli, nonostante la carenza della documentazione, e permesso il montaggio degli isolatori.

Per la procura gli attestati di qualificazione rilasciati dal Consiglio superiore dei lavori pubblici per le opere non sono sufficienti. Nella perizia il pm pone domande per conoscere l’esatta tipologia degli isolatori montati nelle piastre del progetto C.a.s.e.; quali materiali sono stati utilizzati per realizzarli e se sono idonei, alla luce della normativa vigente, allo scopo per cui sono stati predisposti. Da sottolineare che negli alloggi antisismici sono stati simulati forti terremoti con le prove che hanno dato esito positivo. Con la richiesta di incidente probatorio sono stati individuate anche le parti offese, ovvero Consiglio dei ministri, Protezione civile, Regione Abruzzo e Comune dell’Aquila.

Tutti gli edifici del progetto C.a.s.e., compresi gli isolatori, “sono sismicamente sicuri”. E’ quanto afferma in una nota il Dipartimento della Protezione Civile in merito all’inchiesta della procura dell’Aquila, ribadendo la sua fiducia “affinché il procedimento giudiziario accerti quanto prima la verità dei fatti e l’estraneità dei professori Mauro Dolce e Gian Michele Calvi ai reati loro ascritti”. Il Dipartimento ricorda che i dispositivi installati sotto i 4.449 appartamenti del Progetto C.A.S.E., “hanno superato tutti i collaudi previsti e hanno ottenuto nell’ottobre 2010 i certificati di omologazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici”. Ed inoltre, “tutti gli edifici hanno ricevuto il certificato di collaudo statico”. Per questo la Protezione Civile rassicura gli aquilani “sulla piena adeguatezza e conformità alle norme tecniche di tutte le costruzioni del Progetto C.a.s.e.”.

Foto: Manuel Romano

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