È la mancanza di investimenti nel settore dell’agricoltura, soprattutto nei paesi poveri, la causa strutturale dell’instabilità dei prezzi dei prodotti alimentari: lo ha detto ieri sera il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, convinto che il 2011 possa essere un anno difficile.
In una conferenza stampa convocata a Roma a pochi mesi dalla fine del suo mandato, Diouf ha sottolineato che la ”volatilità” dei prezzi dei beni alimentari resta un problema in molte regioni del mondo. Pur senza far riferimento ai recenti disordini legati al carovita in diversi paesi dell’Africa settentrionale, il direttore della Fao ha detto che il problema dell’instabilità dei prezzi delle derrate sarà al centro dell’impegno dell’Onu e dei paesi del G20.
Secondo l’ultimo Indice sui beni alimentari pubblicato dalla Fao, sul piano internazionale i prezzi del cibo hanno raggiunto il picco del 2008. Ma al di là di fattori congiunturali restano i nodi di sempre. ”Il vero problema – ha detto Diouf – è la causa della volatilità, ovvero il venir meno negli ultimi 20 anni degli investimenti e delle sovvenzioni nell’agricoltura soprattutto nei paesi poveri”. A giugno Diouf lascerà la guida della Fao dopo 18 anni. Le candidature per la sua successione dovrebbero essere ufficializzate a febbraio. (Misna)
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