“L’ospedale di Coppito è assolutamente inadeguato per questa nuova medicina”. Lo afferma il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che alcuni giorni fa aveva rilanciato la proposta di realizzare un nuovo ospedale, argomento di cui si era già parlato all’indomani del terremoto del 6 aprile 2009. “Basti pensare ai quasi 2 chilometri di corridoi che i pazienti devono percorrere dalle stanze di degenza ai servizi essenziali diagnostico-terapeutici – continua Cialente -. Al di là del disagio e dei costi altissimi, soprattutto per il personale, si pensi alle spese per il mantenimento di tale struttura; 12 milioni l’anno solo per la manutenzione e l’energia, scaldare 2 chilometri di corridoi comporta un onere elevatissimo”. Il Sindaco dell’Aquila parla di un possibile intervento sulla struttura esistente che assicurerebbe due cose: una giusta dimensione di 400 posti letto, ma soprattutto un’assoluta funzionalità del nosocomio, rendendolo un complesso adeguato alle alte eccellenze, comodo per i pazienti e gli operatori e soprattutto con giustificabili costi di gestione, attualmente assurdi. “Ciò che mi ha colpito è che, tranne il segretario della Uil, Fabio Frullo – ha proseguito Massimo Cialente – la mia proposta è stata accolta o con sberleffi provenienti dalla destra o con imbarazzati silenzi di molti altri, mentre sono rimasto molto contento per il fatto che, dopo alcuni giorni, il Direttore generale dell’Asl, Giancarlo Silveri, accompagnato dal responsabile dell’ufficio Tecnico, mi abbia presentato una proposta di project financing che delinea un recupero funzionale e un restyling dell’ospedale”.
Cialente: San Salvatore Coppito inadeguato e rilancia proposta nuovo ospedale
“L’ospedale di Coppito è assolutamente inadeguato per questa nuova medicina”. Lo afferma il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che alcuni giorni fa aveva rilanciato la proposta di realizzare un nuovo ospedale, argomento di cui si era già parlato all’indomani del terremoto del 6 aprile 2009. “Basti pensare ai quasi 2 chilometri di corridoi che i pazienti […]
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